Il coraggio del dubbio
Alzi la mano chi ha qualche dubbio sulla propria fede. Alzi la mano chi ha dubbi su ciรฒ che ci รจ sempre stato insegnato su Dio, su Gesรน, sulla Chiesa, sui comandamenti e, via via, su tutto ciรฒ che ci รจ stato detto essere giusto fare o non fare, sul modo di pregare e su ciรฒ che ci attende dopo la morte.

Si possono avere dubbi nella vita di fede? Fede e dubbio possono convivere?
La risposta la troviamo proprio nel Vangelo di oggi, che ci racconta dei dubbi di Giovanni il Battista, anzi del dubbio enorme che sembra tormentarlo. Giovanni ci era stato presentato come forte, coraggioso e profondamente convinto del messaggio da annunciare, cosรฌ sicuro della sua missione da essere pronto a dare la vita. ร in carcere perchรฉ, nella sua predicazione, ha denunciato apertamente il potente Erode.
Proprio lรฌ, in carcere, nasce il suo dubbio profondo, che il Vangelo non nasconde. E la grandezza di Giovanni non viene minimamente sminuita da questa sua esitazione.
Giovanni si domanda se davvero Gesรน sia il Messia atteso, colui che porta a compimento il piano di salvezza di Dio per Israele e per lโumanitร . Teme di essersi sbagliato e, attraverso i suoi discepoli, pone a Gesรน la domanda: โSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?โ.
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ร una domanda enorme, nella quale ritrovo tutte le mie domande e penso ci stiano dentro anche quelle di tutti i credenti della storia.
Giovanni dubita che Gesรน sia il Messia da lui annunciato nel deserto, perchรฉ Gesรน non appare cosรฌ forte e definitivo come ci si aspetterebbe da un inviato chiamato a cambiare la storia. Gesรน sembra un Messia โdeboleโ: invece di bruciare con il fuoco i peccatori, si siede a tavola con loro; non rovescia il potere dei potenti che opprimono il popolo; rimane ai margini della scena, in compagnia di poveri e piccoli.
Dovโรจ la potenza dellโinviato di Dio? Gesรน parla di misericordia, perdona i peccatori, si prende cura dei deboli, dei malati, degli esclusi, mentre il mondo avrebbe bisogno โ almeno secondo le attese di Giovanni โ di un cambiamento radicale, definitivo e immediato. Giovanni inizia a dubitare, e non ha vergogna della sua domanda: non รจ questo interrogativo a distruggere la fede, ma anzi la rafforza, perchรฉ lo spinge ad approfondire la conoscenza di Gesรน.
La risposta di Gesรน non รจ una condanna del dubbio, ma un invito ad aprire il cuore e a convertire le attese. Gesรน invita Giovanni a riconoscere che i segni del Messia ci sono, ma non sono quelli che lui immaginava. ร proprio nella misericordia, nella cura dei piccoli e dei malati, nelle parole che mostrano Dio come Padre, che Gesรน rivela la sua identitร . Sรฌ, รจ lui colui che Dio ha mandato per salvare il mondo, non con un cambiamento violento, ma attraverso i segni della misericordia.
E a Natale ci verrร detto che il Salvatore del mondo รจ un bambino adagiato in una mangiatoia.
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Dubitare degli insegnamenti ricevuti, delle regole religiose o di ciรฒ che ci รจ stato trasmesso non allontana da Dio; al contrario, ci avvicina, perchรฉ ci mette in una condizione di ricerca continua. Il vero nemico della fede non รจ il dubbio, ma la certezza granitica su Dio e lโimmobilitร del cuore, che rimane ancorato a regole e tradizioni senza mai interrogarsi.
Chi non si pone domande su Dio, alla fine lo perde, perchรฉ diventa cosรฌ immobile da non accorgersi che Dio รจ presente nella vita e nelle persone che ci stanno accanto, non semplicemente nelle nostre idee e sicurezze.
Non dimentichiamo che Gesรน, fin da piccolo, ha avuto piรน opposizioni proprio da chi era chiuso nelle proprie certezze religiose, nelle tradizioni che lui stesso metteva in discussione. Alla fine sarร ucciso dai capi religiosi che, senza alcun dubbio sulla propria visione di Dio, erano prigionieri delle loro certezze.
Alzi la mano chi ha qualche dubbio di fedeโฆ cosรฌ potrร scoprire che Dio, in modo misterioso, lo afferra e lo conduce a incontrarlo dentro la vita, in modi sempre nuovi.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)



