Nella liturgia dellโ8 dicembre risuona la domanda del libro della Genesi che attraversa la storia: ยซDove sei?ยป. ร la voce di Dio che cerca Adamo nel giardino, dopo il peccato. Un Dio che non si rassegna alla distanza dellโuomo, che non accetta che la sua creatura resti nel nascondimento.
SantโAgostino ricorda che ogni uomo รจ Adamo: quella domanda non riguarda solo i nostri progenitori, ma ciascuno di noi. Fa emergere la veritร della nostra condizione: segnati dalla fragilitร , portiamo tutti lโereditร di una storia ferita.
E tuttavia, proprio nel momento della caduta, si manifesta qualcosa di sorprendente: Dio non prende pace. Cammina nel giardino, chiama, cerca. Non cโรจ indifferenza, non cโรจ rassegnazione. Cโรจ un amore inquieto, che desidera incontrare di nuovo lโuomo e ricondurlo alla comunione perduta.
Sin dagli inizi della creazione, Dio ha risposto alla frattura del peccato con una promessa: il male non avrร lโultima parola. Una discendenza della donna schiaccerร la testa del serpente. ร il protovangelo, il primo raggio di luce dentro la notte, la prima parola di speranza nella storia umana. ร la promessa del Figlio che verrร , Cristo Gesรน, che con la sua morte e risurrezione inaugurerร una nuova creazione.
In questa grande trama della salvezza entra Maria, nuova Eva, anchโella discendenza della donna. Da lei nascerร Colui che vincerร definitivamente il male. Per questo, in vista della missione unica del suo Figlio, Dio lโha preparata in modo singolare: Maria รจ Immacolata, preservata dal peccato originale fin dal primo istante della sua esistenza.
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Non un privilegio isolato, ma un atto dโamore che illumina tutta la nostra storia: in lei vediamo ciรฒ che Dio desidera compiere nellโumanitร intera. La grazia che ha riempito Maria fino allโorlo non lโha resa spettatrice passiva.
Il Vangelo dellโAnnunciazione ci mostra una donna che ascolta, discerne, risponde. Il suo โsรฌโ รจ libero, pieno, senza riserve. La grazia diventa feconda nella disponibilitร del cuore. In Maria, lโopera di Dio e la libertร umana si incontrano senza contrapporsi.
Forse, oggi, quella stessa voce che chiamรฒ Adamo continua a raggiungerci: ยซDove sei?ยป Dove siamo nelle nostre relazioni, nelle nostre scelte, nella nostra ricerca di Dio? Siamo nascosti dietro le nostre paure, oppure ci lasciamo trovare dalla grazia?
Contemplare Maria Immacolata significa riconoscere che la luce di Dio puรฒ davvero entrare nelle nostre ombre. Significa credere che la grazia รจ piรน forte del peccato, che nessuna storia รจ irrecuperabile, che Dio ci cerca sempre, prima ancora che noi lo cerchiamo.
LโImmacolata non รจ un ideale irraggiungibile: รจ la primizia dellโumanitร redenta, il segno che la promessa di Dio รจ giร in atto. Ci invita a fidarci, a restituire al Signore quel posto che spesso gli sottraiamo, a rispondere con lei al suo appello: ยซEccomiยป.
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In Maria Immacolata, Dio ci mostra ciรฒ che desidera per ciascuno di noi: una vita riconciliata, abitata dalla grazia, restituita alla comunione con Lui.
Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.
