mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di lunedì 8 dicembre 2025

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Grazie a Dio per Maria

Celebriamo oggi l’Eucarestia per rendere grazie a Dio come sempre. Senza dubbio il Padre è il Prototipo e la sorgente di ogni dono e Gesù stesso lo ringrazia. Lo ringrazia per i poveri che lo ricevono e lo fanno entrare sotto il loro tetto indegno. Oggi però lo ringrazia per qualcos’altro. Lo ringrazia per la povera serva dalla quale ha ricevuto la carne e il sangue quando venne ricoperta dall’ombra dello Spirito Santo.

Che cosa impara il Salvatore da sua Madre? Impara a dir di Sì. Non una parola qualsiasi, ma questa parola di consenso che Egli ripete continuamente, senza mai stancarsi. Tutto ciò che Tu vuoi, o mio Dio… Ecco io sono la Serva del Signore, avvenga di me secondo la tua Parola. È questa preghiera che Gesù ha appreso dalla sua Madre terrena e alla quale consente di pronunciare per prima questa parola della Nuova ed eterna Alleanza.

Oggi, contemplando Nostra Madre, non possiamo che esprimere gioia e felicità per quanto Dio ha fatto per la Madre di Suo Figlio e nostra e sentiamo tutta l’incapacità di restituire qualcosa di quel tutto che ci ha ottenuto, proprio come Gesù.

Racconta il Card. Ratzinger “Un giorno un monaco di Iviron mi ha spiegato: “Noi veneriamo la Madre di Dio ed abbiamo riposto in Lei tutte le nostre speranze, perché sappiamo che Lei può ogni cosa. E sa perché può tanto? Il Figlio esaudisce ogni suo desiderio, perché non può ridarle ciò che ha ottenuto da Lei: da Lei ha ottenuto la carne, che Egli ha senz’altro divinizzato, ma non restituito. Questo è il motivo per cui noi ci sentiamo così sicuri nel giardino della Madre del Signore.”

Ringraziamo il Padre perché l’ha voluta non soltanto Madre di Suo Figlio, ma l’ha voluta Immacolata, senza limiti nel suo Amore, priva di ogni concupiscenza con cui avrebbe potuto amare in modo assoluto soltanto il Figlio che aveva generato, così invece può amare ciascuno di noi con lo stesso amore con cui ha amato Gesù.

Possiamo dire che Maria è Immacolata per me, per essere realmente mia Madre. Per questo siamo senza parole e dinanzi a Lei possiamo solo dire “Tutta bella, tu sei, o Maria!”.

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