Avvertire il profumo del Regno di Dio
Quanti secondi ci saranno voluti per pronunciare quelle parole? Puรฒ bastare un attimo e da malfattore puoi diventare beato, da peccatore destinato allโinferno salti su in paradiso, come primo e sicuro โsantoโ di tutto il calendario.
Quei pochi secondi sono serviti al ladrone per โsnocciolareโ la sua vita. In quel momento, come in un film che va avanti veloce, egli intuisce che accanto ha un innocente, il Signore di un regno a lui sconosciuto, ma di cui ha improvvisamente avvertito il profumo. Mentre tutti gli altri spettatori della morte di Gesรน chiedono una dimostrazione di forza e di potenza, il ladrone lo chiama per nome: ยซGesรน, ricordati di meยป.
Sarร stato appena un sospiro, appena un sussurro tra lamenti, un soffio intriso di dolore e di rimpianti. E mi domando, come ha fatto a riconoscere in quellโuomo che gli stava affianco, penzolante come lui da una croce, il Signore di un regno che prometteva ancora vita? Come ha potuto intravedere la regalitร in quel crocifisso nudo, inerme, deriso e spogliato perfino della dignitร di uomo?
ยซIo nel vedere questโuomo che muore, madre ho imparato lโamoreยป gli fa cantare Fabrizio de Andrรฉ, come a dire che anche al limite estremo della vita, lโamore puรฒ cambiarti, addolcirti, salvarti.ย […] Continua a leggere su Avvenire.
