ยซร re non chi ha autoritร sulle persone in virtรน del suo potere, bensรฌ colui che con la sua vicinanza รจ fonte di felicitร ; egli dispone come fosse naturale di tutto il โpotereโ che una persona possa mai avere su unโaltra, ma possiede tale potere proprio perchรฉ non intende rivendicarne per sรฉ alcuno. Ciรฒ che egli vuole, se รจ veramente re, รจ soltanto promuovere la vita dellโaltroยป (E. Drewermann).
ยซTu sei re?ยป chiese Pilato a Gesรน nellโultimo interrogatorio prima della fine. E Gesรน non negรฒ.
Sรฌ, Gesรน รจ โreโ, ma la sua regalitร รจ uno scarto, una soglia: non appartiene ai palazzi di questo mondo, nรฉ allโodore del potere che pretende di governare dallโalto. ร un altro modo di stare nella vita.
ร re perchรฉ rialza chi รจ caduto, perchรฉ restituisce dignitร a chi lโha smarrita lungo la strada. ร re quando si china sulla polvere e solleva i deboli, i fragili, gli esclusi che non si sono mai sentiti โa postoโ, โpulitiโ, degni di nulla. ร re quando scioglie le catene di colpe antiche, quando spezza i pesi messi sulle spalle da sacerdoti che confondono ordine con purezza, legge con vita.
ร re quando rimette in piedi i โparaliticiโ dellโanima: coloro che non riescono piรน a muovere un passo perchรฉ intrappolati da paure, fallimenti, sensi di colpa che sembrano non finire mai. Insomma, la sua regalitร apre sentieri di libertร .
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A chi lo segue chiede una postura regale: vivere il presente come luogo di costruzione di un regno nuovo, condividere invece di trattenere, offrire la vita invece di consumarla, rompere norme sterili invece di imporle, servire invece di servirsene.
Il vero re non รจ colui che proclama la veritร dallโalto, ma chi la fa accadere nella propria carne, nella quotidianitร , nei gesti minuscoli che odorano di umanitร .
In fondo, il re non รจ uno che non ha bisogno di nessuno: รจ un cuore che sa che lโamore si regge su una misteriosa reciprocitร . Abbiamo bisogno dellโaltro per scoprire la strada che porta a noi stessi, e quindi alla gioia che non delude.
Solo nellโamore donato e ricevuto si disvela chi siamo davvero. E lรฌ, in quel varco di luce, il suo regno prende forma.
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato.
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