โโฆ quel giorno, venendo, li brucerร โ dice il Signore degli eserciti โ fino a non lasciar loro nรฉ radice nรฉ germoglio.ย Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerร con raggi benefici il sole di giustiziaโ
Nellโultimo capitolo del suo libro Malachia presenta il motivo dellโattesa di un โgiorno del Signoreโ, con lโindicazione di un messaggero che prepara la via. Nella tradizione ebraica Elia non era morto ma trasportato in cielo (2Re 2,11) e si attendeva il suo ritorno per preparare il popolo alla venuta di Dio.
La figura di Elia รจ identificata a quella del messaggero: โecco io invierรฒ il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribileโ (Mal 3,23). Malachia descrive questo giorno del Signore con gli elementi del fuoco e della paglia che si consuma. Dio stesso sarร โtestimone โฆ contro gli oppressori della vedova dellโorfano e contro chi fa torto al forestieroโ (Mal 3,5). Inย contrasto con questa scena di fuoco sta lโatmosfera di gioia per i โcultori del nome di Dioโ: per loro โsorgerร il sole di giustizia con raggi benefici e voi uscirete saltellanti come vitelli di stallaโ (Mal 3,20).
Questo riferimento al giorno del Signore soggiace alle parole di Gesรน davanti al tempio: โVerranno giorni in cui di tutto quello che ammirate non resterร pietra su pietra che non venga distruttaโ (Lc 21,6). Alla domanda: โquando accadrร questo e quale sarร il segno che ciรฒ sta per compiersi?โ (Lc 21,7) Gesรน non risponde. Cโรจ una curiositร unita alla ricerca di segni, che per Gesรน vanno superate. Il suo invito sta nel coltivare vigilanza e responsabilitร nel tempo presente. Ogni esperienza di prova puรฒ essere occasione per rendere testimonianza e per lasciare spazio allo Spirito che agisce nei cuori.
Di fronte alla distruzione del tempio compiuta dalle armate romane nellโanno 70 la comunitร di Luca ricordava lโinvito di Gesรน: โnon vi terrorizzate, perchรฉ prima devono avvenire queste cose, ma non รจ subito la fineโ. Gesรน richiama a distinguere tutto ciรฒ che puรฒ finire e a considerare che si vivono passaggi di fine di mondi culturali e sociali.
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Ma invita a vivere anche nella prova e nei difficili passaggi della storia la responsabilitร per anticipare con la propria testimonianza sin dโora il fine stesso della storia che รจ il sogno di pace di Dio. Il regno di Dio si realizzerร alla fine ma sin dโora cresce in ogni scelta e atteggiamento di affidamento allโopera dello Spirito e di testimonianza di Gesรน. Sta qui la fiducia del credente che fonda il suo impegno quotidiano sulle parole: โMa nemmeno un capello del vostro capo andrร perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vitaโ.
Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.

