Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 26 Ottobre 2025

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LA FREGATURA DEI CREDENTI OSSERVANTI:
LA PARABOLA DEL FARISEO E DEL PUBBLICANO

La parabola del fariseo e del pubblicano prosegue il tema di quella del figlio prodigo. In realtร  essa รจ sempre stata letta come un elogio dellโ€™umiltร , e anche il finale del testo sembra confermare questa interpretazione: โ€œIl pubblicanoโ€ฆ tornรฒ a casa sua giustificato, a differenza dellโ€™altro, perchรฉ chi si esalta sarร  umiliato e chi si umilia sarร  esaltatoโ€ (Lc 18,12-13). Certo, Dio esalta chi di fronte a lui si fa piccolo, si riconosce peccatore. Ma a ben guardare questa parabola presenta una tematica piรน ampia: in fondo vi si tratta il tema, proprio della teologia di Paolo, della giustificazione per lโ€™osservanza delle opere della Legge o di una salvezza per sola grazia. Infatti la premessa รจ: โ€œDisse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giustiโ€ (Lc 18,9): il vero tema รจ chi รจ giusto davanti a Dio e chi รจ peccatore, รจ come fare per essere โ€œgiustificatiโ€.

Chi รจ giusto davanti a Dio

Vediamo contrapposti due personaggi. Da una parte un fariseo, che certamente fa una vita di sforzo per non essere โ€œcome gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteriโ€ (Lc 18,11). Non solo osserva la Legge nei suoi comandamenti principali: โ€œNon commettere adulterio. Non rubare. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimoโ€ (Es 20,14-16). Si impegna anche nel culto: โ€œDigiuno due volte la settimanaโ€, e osserva anche i precetti minimi: โ€œPago le decime di quanto possiedoโ€ (Lc 18,12). Una bellissima figura di credente. Non so quanti di noi osservino tutti i comandamenti, digiunino due volte alla settimana, e devolvano ai fratelli almeno la decima parte di tutti i loro guadagniโ€ฆ Ma ciรฒ non basta a salvarlo. 

โ€œLa parabola del fariseo e del pubblicano al tempio รจ rivoluzionaria perchรฉ si pone come un rovesciamento delle convinzioni religiose del tempo, รจ un sovvertimento, un terremoto del sistema della religione ufficiale: ciรฒ che questa ripudia, Dio accoglie, ciรฒ che dichiara impuro, Dio afferma puro. In altre parole: Dio si dissocia dalla religione del tempio. Questo insegnamento, che รจ la linea portante del terzo Vangelo, qui viene illustrato con un esempioโ€ฆ I due personaggi della parabola, infatti, sono il simbolo di due concezioni della giustizia e della religione: quella dellโ€™uomo che si gonfia per avere soddisfatto tutte le regole della religiositร  esteriore con le sue opere, per cui puรฒ anche pretendere da Dio la ricompensa e, dalla parte opposta, quella di Dio che si piega davanti al peccatore che si converte. Luca con questa parabola riflette ed espone la dottrina paolina della giustificazioneโ€ฆ Con questa parabola Gesรน opera un atto rivoluzionario con cui contesta la religione ufficiale del perbenismo, del dovere, dei riti, del culto della personalitร , schierandosi contro i suoi contemporanei: contro il loro modo di giudicare, di pregare, di concepire Dio. Egli annuncia un Vangelo ยซnuovoยป che ribalta la concezione di Dio, secondo la tradizione religiosa: Dio รจ il Dio dei disperati e fa giustizia proprio al pubblicano che non ne ha diritto, mentre la nega a colui che pretende di averne. Oggi Gesรน mette in crisi noi e il nostro modo di essere: ci chiede se siamo solo religiosi come il fariseo o se siamo persone di fede somiglianti al pubblicanoโ€ (P. Farinella).

Salvati dallโ€™amore di Dio

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รˆ solo la misericordia di Dio a salvarci. รˆ il suo amore la nostra riconciliazione. Dobbiamo solo riconoscerci peccatori. Notiamo bene: il testo non parla nemmeno di conversione. Probabilmente il pubblicano (lโ€™addetto al โ€œpublicumโ€, il tesoro pubblico, quindi allโ€™esazione delle imposte) tornรฒ a fare il suo odioso mestiere di collaborazionista con lโ€™occupante romano, di esoso esattore di tasse per il potere imperiale, e quindi ad esercitare un mestiere considerato โ€œimpuroโ€, di pubblico peccatore. Ma di lui si dice: โ€œquesti tornรฒ a casa sua giustificato, a differenza dellโ€™altroโ€ (Lc 18,14). รˆ salvato non perchรฉ diventa migliore del fariseo, ma perchรฉ accetta di farsi riempire dallโ€™amore di Dio: โ€œO Dio, abbi pietร  di me peccatoreโ€ (Lc 18,13). Ha detto Papa Francesco: โ€œSe nel nostro cuore non cโ€™รจ la misericordia, la gioia del perdono, non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tutti i precetti, perchรฉ รจ lโ€™amore che salva, non la sola pratica dei precettiโ€.

Non giusti ma giustificati

โ€œIl cristiano non si configura come un uomo ยซgiustoยป, bensรฌ come un uomo riconciliato, perdonato, giustificato da Dio e non dalla propria autodifesa. Ecco perchรฉ questa parabola presenta due modelli tipologici: lโ€™uomo che difende la sua giustizia personale, che Dio non convalida, e lโ€™uomo che si arrende davanti alla santitร  di Dio e viene giustificatoโ€ฆ Soltanto lโ€™uomo ยซgiustificatoยป รจ considerato come realmente libero dal peccato che aveva commesso. Lโ€™unica veritร  รจ questa: siamo dei peccatori perdonati; qualunque altra convinzione a questo riguardo su noi stessi รจ falsa. Di conseguenza รจ altrettanto falsa la convinzione di sentirsi tranquilli in forza di opere buone compiute, come se Dio, dinanzi alle nostre buone opere, dovesse trovarsi come un debitore rispetto al suo creditoreโ€. 

Paolo ricorderร  che la giustificazione viene soltanto dalla fede in Cristo e non dalle opere della Legge: โ€œLโ€™uomo non รจ giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesรน Cristoโ€ฆ; poichรฉ dalle opere della legge non verrร  mai giustificato nessunoโ€ (Gal 2,16; cfr  Rm 3,20-28). La giustificazione, dunque, viene dal riconoscerci peccatori e bisognosi della misericordia di Dio. 

โ€œSe Gesรน avesse lasciato esprimere la sua opinione per dire chi dei due ritornรฒ giustificato verso casa, tutti avrebbero risposto: ยซIl fariseo!ยป Poichรฉ era questa lโ€™opinione comune a quel tempo. Gesรน pensa in modo diverso. Per lui, chi ritorna giustificato a casa, in buoni rapporti con Dio, non รจ il fariseo, bensรฌ il pubblicano. Gesรน gira tutto al rovescio. Alle autoritร  religiose dellโ€™epoca certamente non รจ piaciuta lโ€™applicazione che lui fa di questa parabolaโ€ (http://ocarm.org/it/content/lectio/lectio-luca-189-14).

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Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

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