ยซI dieci non sono stati guariti? Dove sono gli altri nove?ยปโฆ
Come sei buono, mio Dio, sia a guarire questi lebbrosiโฆ sia a insegnarci la caritร , la caritร in tutto, verso le anime, i cuori e i corpi, la caritร verso tutti, verso i riconoscenti e gli ingratiโฆ sia a insegnarci quanto ami, approvi, comandi questa dolce virtรน della riconoscenza, con tutto ciรฒ che lโaccompagna, azioni di grazie, ringraziamenti, tenero affettoโฆ
Come sei buono, con questi insegnamenti come con tanti altri, a portarci a questa tenera, fraterna unione che, da buon padre, vuoi veder regnare tra tutti gli uomini, tra tutti i tuoi figli: la caritร e la benevolenza verso tutti, la riconoscenza e i dolci legami che essa forma sono eminentemente adatti a cementare questa unione, questโunitร fraterna che vuoi veder regnare nella tua grande famiglia umanaโฆ Direttamente o indirettamente quasi tutte le tue parole, quasi tutti i tuoi esempi hanno per scopo, o di condurci adย amarti perfettamente, o di condurci adย amare il prossimo come noi stessiโฆ Come sei buono, come sei tenero, o mio Dio! ยซDeus charitas estยป.
Siamo riconoscentiโฆ Riconoscenti verso Dio dal quale riceviamo tutto, sia quello che riceviamo interiormente! Sia quello che riceviamo esteriormente! Sia ciรฒ che ci viene direttamente da Lui, sia ciรฒ che riceviamo indirettamente per mezzo delle creature: se un uomo ci sorride, ci dice una buona parola, ci fa del bene, รจ perchรฉ Dio,ย il solo autore di ogni bene, gli mette, con la sua grazia, questo sorriso, questa buona parola sulle labbra, questa buona azione nella volontร .
Santa Teresa vedeva solo Dio ovunque lei vedesse il bene; cosa che le toglieva ogni tentazione di attaccarsi alle creature ed elevava il suo pensiero ad ogni istante verso il cielo; facciamo lo stesso; in ogni bene che vediamo nelle creature, in ogni bene che riceviamo da esse, vediamo unicamente la grazia di Dio, lโazione di Dio, ammiriamo la bontร , la bellezza, la tenera delicatezza di Dio, entusiasmiamoci e inteneriamoci alla vista di questi riflessi delle sue perfezioni e di questi riflessi del suo delicato e caldo amore; vediamo solo lui ed eleviamo a lui lโammirazione, la lode e il ringraziamento del nostro cuoreโฆ
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Ma ringraziamo anche gli uomini che sceglie comeย strumenti; sono le sue membra, sono qualcosa di lui, qualcosa del corpo di Gesรน: ยซQuello che fate a loro, lo fate a meยป[1]. Si รจ servito di queste membra che sono sue, per farci del bene,ย ringraziamole, loro a cui dobbiamo dโaltronde (poichรฉ sono membra di Gesรน) un cosรฌ religioso rispetto, e un cosรฌ ardente amore, eย testimoniamo loro la nostra tenera riconoscenzaย con tutti i mezzi adatti.[2]
[1]ย Cfr.ย Mtย 25,40.
[2]ย M/392, suย Lcย 17,11-19, in C. de Foucauld,ย Cerco i miei amici tra i piccoli. Meditazioni sul Vangelo secondo Luca, Centro Ambrosiano, Milano 2024, 244-245.
Nota su Charles de Foucauld
La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poichรฉ si affida a valori umani sempre piรน cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunitร civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualitร della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola piรน autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesรน. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.
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