Dovremmo inserire nei catechismi una virtรน in piรน: la โfede nellโumanitร โ. Prima di credere in un Dio, sarebbe necessario cominciare a credere nellโessere umano, e ciรฒ che di meglio egli si porta dentro.
ยซLa fede nella possibilitร che lโuomo ha di liberarsi del suo male รจ una qualitร straordinaria. La fede nellโuomo รจ la fede nellโimpossibile, รจ la fede, per esempio per chi lotta perchรฉ il mondo sia fatto da uomini eguali fra loro e senza violenzaยป (Ernesto Balducci).
I cristiani da sempre si portano dentro la triste convinzione dโessere inesorabilmente segnati dal peccato, inadeguati in quanto facenti parte di quella โmassa dannataโ inaugurata da una malaugurata progenie; costantemente bisognosi dโun tutore che hanno imparato a chiamare dio, pronto ad intervenire ad ogni piรจ sospinto con la sua โsanta graziaโ per sostenerli nel corso della vita identificata con una โvalle di lacrimeโ.
Il Vangelo di oggi perรฒ ci parla dโaltro: ยซsolo dopo che hai fatto tutto ciรฒ che dovevi fare, che era in tuo potere fare, solo dopo aver vissuto da essere umano, fino allโestremo, potrai dire โsono un servo inutileโยป. Non prima. Non ti รจ dato disertare la storia sino a quando non sarai venuto alla luce di te stesso, giunto alla vita piena, perchรฉ occorre sapere che โalla fineโ risorgeranno i vivi non i morti.
La fede nella nostra divina-umanitร occorrerebbe mettere in campo nel nostro vivere quotidiano. La mia umanitร non รจ altro che โDio allโoperaโ; per questo mi รจ chiesto di vivere con passione e attenzione ogni istante, ogni momento per portarmi a sbocciare, e quindi ad incarnare Dio nel mondo. In un certo senso siamo noi ad aiutare Dio ad essere presente nel mondo, ad incarnarlo. Non il contrario.
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ร questo, dunque, il tempo della fede come fiducia nella nostra insita capacitร di bene, di giustizia, di bontร ; fiducia nella retta coscienza che ci abita e nella profondissima capacitร di amare che possediamo. Si sposterebbero cosรฌ montagne di odio e di violenza, dโintolleranza e dโignoranza.
Se oggi qualcuno crede ancora in Dio, chi crede ancora nella bontร dellโuomo?
ยซAbbiamo avuto uomini che hanno saputo morire per il futuro dellโumanitร , hanno dato voce alla specie umana e sono morti per questo. Che importa se dicevano che in cielo non cโรจ nessuno? In cielo ci sono tanti idoli. Ce li abbiamo messi noi. Forse รจ una via necessaria anche quella di spopolarlo, visto che molta sostanza di umanitร รจ stata proiettata e come alienata nel cielo delle immaginazioni. Quel che conta รจ la fede nel futuro dellโumanitร . Dobbiamo essere intransigenti contro i rassegnati. I veri nemici del futuro non sono i cattivi, ma i rassegnatiยป. (Balducci)
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato.
FONTE – CANALE YOUTUBE – FACEBOOK
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