Carmelitani – Commento al Vangelo di domenica 14 Settembre 2025

Domenica 14 Settembre 2025 - ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - Festa - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 3,13-17

Data:

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Non per condannare, ma per essere salvati

รˆ raro celebrare la Festa dellโ€™Esaltazione della Santaย Croce di domenica. Questa festa ricorda laย dedicazione, nel 335, della Basilica del Santo Sepolcro,ย costruita sul luogo della Crocifissione dallโ€™Imperatoreย Costantino.
Cโ€™รจ un chiaro legame tra la prima lettura (Numeri 21,ย 4-9) e il Vangelo.

Nella prima lettura il popolo vieneย guarito guardando un serpente di bronzo, innalzatoย da Mosรจ in mezzo a loro. Gesรน dice nel Vangelo cheย anche Lui deve essere innalzato, affinchรฉ chiunqueย crede in Lui abbia la vita.ย La seconda lettura รจ il bellissimo inno dalla Lettera aiย Filippesi (2, 6-11). Parla di Dio che, in Cristo, rinunciaย volontariamente alla sua divinitร  per diventare uno diย noi, accettando la morte in croce per mostrarci laย profonditร  dellโ€™amore di Dio.

La croce รจ un simbolo pieno di contraddizioni:ย strumento di crudeltร  e di tortura, eppure segnoย dellโ€™amore che salva; simbolo di vergogna e di morte,ย eppure via che restituisce dignitร  e vita; strumento diย odio e disprezzo, eppure il piรน potente simboloย dellโ€™Amore.

Il simbolo della croce porta anche le realtร ย contrastanti della vita umana: momenti diย crocifissione e di risurrezione, momenti di dolore e diย gioia, momenti di sofferenza e di guarigione, momentiย di odio e di riconciliazione.

Nella nostra tradizione cristiana usiamo spesso laย croce. La tracciamo allโ€™inizio e alla fine della preghieraย e dellโ€™Eucaristia. Segna lโ€™inizio e la fine del nostroย cammino cristiano, dal Battesimo al Rito delleย Esequie. Cosรฌ, usiamo la croce nei momenti di gioia eย di festa, ma anche in quelli di dolore e di angoscia.

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La croce ci conduce a unโ€™esperienza profonda delย mistero dellโ€™amore di Dio per noi. Ci ricorda che laย sofferenza e la morte non sono la fine della nostraย storia, che dalla oscuritร  e dal dolore puรฒ nascere laย vita, che Dio in Cristo rimane fedele a noi fino allaย morte e oltre.

Oggi gioiamo in un Dio che ci ama cosรฌ tanto eย preghiamo perchรฉ possiamo essere, gli uni per gliย altri, fonte continua di amore, vita e guarigione.

Per gentile concessione dall’ordine dei Carmelitani. Scarica il PDF.

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