Un brano del Vangelo complesso e sfaccettato, al punto da proporre una โforma liturgica breveโ – i versetti centrali – cosa questa che sapete non amiamo.
Abbiamo tre Tuoi discorsi ben distinti.
Il primo si riaggancia a quanto raccontato nei versetti precedenti, che sono un concentrato di quanto insegnavi riguardo la fiducia nel Padre, nello Spirito, nella Provvidenza, concretizzate nellโuso delle ricchezze.
Il Vangelo che ci รจ proclamato oggi prosegue con questโinsegnamento e termina con unโimmagine di quelle belle: lร dovโรจ il nostro tesoro, lรฌ รจ anche il nostro cuore.
A questo punto il tono cambia e ci dice che tutto questo ha un termine, non puรฒ essere procrastinato se non a nostro rischio e pericolo.
Ci doni la micro parabola, forse รจ piรน un racconto allegorico, del padrone che torna nel mezzo della notte.
Se trova i servi svegli, si metterร lui a servirli.
Quello che era nato come un avvertimento di non rimandare, di fronte allโimmagine del padrone che torna, ora si trasforma.
In trasparenza vediamo Te, lo Sposo che arrivi allโalba, lโora della resurrezione.
Che hai celebrato la Cena con i discepoli lavando loro i piedi.
Che dona la beatitudine.
Segue una vera e propria paraboletta, sorprendente.
Il ladro riesce a scassinare la casa perchรฉ arriva di sorpresa, di soppiatto.
ร chiaro che qui non possiamo lavorare sullโallegoria, altrimenti il messaggio sarebbe che la Tua venuta equivale a lasciarsi scassinare casa, qualcosa da cui difendersi.
Capiamo che invece qui ci parli dellโimprevedibilitร del momento in cui dovremmo rendere ragione di tutte le nostre scelte.
Ma che, ed รจ ancora piรน importante, bisogna che siamo pronti ad incontrare Te.
La terza parte nasce dalla domanda di Pietro, se le Tue parole sono per i discepoli o per tutti.
Se siano un dono, qualcosa che sancisce una preferenza per chi รจ โiniziatoโ, o una veritร da condividere.
La Tua risposta รจ articolata.
Ti riagganci allโimmagine del padrone che parte e poi torna.
Lascia la responsabilitร di distribuire il cibo allโamministratore, con il rischio che invece se ne approfitti.
Un altro piccolo racconto allegorico che coniuga il discorso giร fatto del ritorno improvviso con la maggiore responsabilitร di chi รจ a conoscenza del volere del padrone.
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Conoscere Te รจ una gioia, non un potere.
Ci mette in condizione di prenderci cura degli altri.
Se ci sottraiamo, se dimentichiamo i fratelli anche la conoscenza della Tua volontร diventa una ricchezza terrena, qualcosa di cui dovremo rendere conto, temendone il momento.
don Claudio Bolognesi
