don Paolo Scquizzato – Commento al Vangelo del 3 Agosto 2025

Domenica 3 Agosto 2025 - XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 12,13-21

Data:

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Accumulare tesori per sรฉ: ecco dove comincia la sofferenza.
Ogni grande tradizione spirituale lo grida in mille modi: chi sโ€™illude di costruire sรฉ stesso edificando sul potere, il successo, le sicurezze ha giร  perso la partita della vita.

T.S. Eliot si domanda con struggente luciditร : ยซDovโ€™รจ la vita che abbiamo perduto vivendo?ยป
Sรฌ, dovโ€™รจ? Gesรน ce lo ricorda senza ambiguitร . Cโ€™รจ un solo modo per venire alla luce di Sรฉ: morire a sรฉ stessi. Non รจ un cupo invito al sacrificio, ma un richiamo al risveglio.

รˆ la fine del sonno, lโ€™inizio della Vita autentica. Sta qui lโ€™evangelico โ€˜arricchirsi presso Dioโ€™: spendere la vita non secondo le logiche del possesso, ma della veritร ; impegnarsi per ciรฒ che non passa, nutrendo lโ€™anima e non lโ€™ego.

Cโ€™รจ una Vita oltre la vita: รจ questa che merita la nostra attenzione, la nostra dedizione, il nostro coraggio. Attenti perรฒ, non sโ€™intende qui la vita dopo la morte, ma ciรฒ che ora sta dietro il velo dellโ€™illusione, dietro le quinte di quel palcoscenico sul quale stiamo recitando la nostra avventura umana. La Vita autentica รจ quella del Sรฉ, e non del piccolo io egoico che ci muove e ci comanda.

Va da sรฉ che lโ€™unico vero โ€˜peccato mortaleโ€™ che esista รจ quello di vivere illudendoci che ciรฒ che dร  senso e feconditร  alla vita siano โ€˜i granai pieniโ€™, ovvero i traguardi raggiunti, le carriere fatte, gli oggetti e i corpi accumulati, lโ€™essersi fatti un nome, il potere esercitato, il successo conseguito. In una parola il proprio io messo allโ€™ingrasso. Tutte che cose magari anche belle, dice il Vangelo, ma incapaci di toccare la Vita.

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Esistere non รจ ancora vivere. Gesรน lo ha mostrato con tutta la sua esistenza.
ยซLa sua morte non รจ lโ€™esaltazione del nulla, della vanitร ,
ma รจ la negazione della vanitร ,
perchรฉ abbiamo capito, una volta per sempre,
che si puรฒ anche morire non morendo.
Chi muore perchรฉ cโ€™รจ qualcosa di piรน grande della dialettica vita-morte โ€“ cioรจ lโ€™amore โ€“ costui non muoreยป (Ernesto Balducci).

Cโ€™รจ una via di Vita che รจ metamorfosi continua. Sรฌ, il corpo si consuma, si sfibra. Ma intanto, dentro, qualcosa cresce. Unโ€™essenza segreta che matura, una presenza che si fa pienezza. Come ha intuito Paolo scrivendo ai Corinzi: ยซNon ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giornoยป (2Cor 4,16).

La vera Vita รจ nascosta, come un seme che lavora nella notte.
E chi la scopre, non trova pace nelle sue provviste. Come scrive Saint-Exupรฉry: ยซVivono solo coloro che non hanno trovato pace nelle provviste fatteยป (Cittadella).

Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato.

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