don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 31 Luglio 2025

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Vangeli del giorno di Mt 13,47-53

Raccolgono i buoni nei canestri e buttano via i cattivi.

In quel tempo Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซAncora, il regno dei cieli รจ simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando รจ piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Cosรฌ sarร  alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarร  pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?ยป. Gli risposero: ยซSรฌยป. Ed egli disse loro: ยซPer questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, รจ simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose anticheยป.
Terminate queste parabole, Gesรน partรฌ di lร .

Parola del Signore.

Suggestiva lโ€™immagine che Gesรน usa nel Vangelo di oggi per descriverci a cosa assomiglia il regno dei cieli:
โ€œรจ simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesciโ€.

Infatti non รจ compito della rete separare ciรฒ che รจ mangiabile, da ciรฒ che invece non lo รจ. La rete non ha la capacitร  di fare differenza tra un pesce buono e uno cattivo. Questo possono farlo solo i pescatori a riva.

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Per la durata della pesca ciรฒ che conta รจ prendere. Tutta la storia รจ il tentativo di Dio di prenderci in qualche modo. Di pescarci dal mare del non senso. Di tirarci fino alla riva della fine della storia.

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Ma la salvezza non รจ un fatto automatico. La salvezza รจ essere riconosciuti buoni, e non semplicemente presi.

Infatti tutti noi โ€œsiamo presiโ€ da questa rete tutte le volte che ci accostiamo ai sacramenti, che ascoltiamo la Parola, che preghiamo, che facciamo un qualsiasi gesto che abbia a che fare con la fede.

Ma essere presi nella rete non ci salva in automatico. Conta la scelta del bene o del male. Sono le nostre scelte nella vita che ci qualificano come โ€œbuoniโ€ o come โ€œcattiviโ€.

Serve poco ad essere presi se poi veniamo riconosciuti come cattivi. Il regno dei cieli รจ un misto tra la Grazia e la nostra libertร . Non solo la Grazia, e non solo la nostra libertร , ma entrambe le cose contano.

Per troppo tempo, forse, ci siamo convinti che tutto poggiava sulle nostre scelte e le nostre forze, ma cosรฌ non รจ; senza la Grazia, senza lโ€™essere presi non serve a molto il nostro sforzo.

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Ma รจ vero anche il contrario, non possiamo delegare alla Grazia ciรฒ che poi dovremmo e potremmo fare noi con la nostra libertร . Solo scegliere concretamente il bene alla fine ci rende anche buoni.

La nostra deve essere la stessa capacitร  dello โ€œscriba divenuto discepolo del regno dei cieli che รจ simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose anticheโ€.

Un discepolo sa muoversi su questi due binari con la consapevolezza che rimanendo solo su uno rischia di deragliare.

Fonte.


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