Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 18 Maggio 2025

Domenica 18 Maggio 2025 - V DOMENICA DI PASQUA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 13,31-33a.34-35

Data:

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Lโ€™amore ai fratelli รจ il segno dei discepoli di Gesรน, il criterio di discernimento tra coloro che aderiscono a Gesรน il Cristo e coloro che lo dissolvono, tra i figli della luce e i figli delle tenebre.

Gesรน infatti ha detto: โ€œVi dรฒ un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altriโ€ (Vangelo: Gv 13,34-35). โ€œAmarci gli uni gli altriโ€ รจ lโ€™unico mezzo per essere sicuri che โ€œDio rimane in noi e lโ€™amore di lui รจ perfetto in noiโ€ (1 Gv 4,12).

Le lettere di Giovanni richiamano con forza la Chiesa di tutti i tempi a tornare alla sua essenza, che รจ di essere il luogo dellโ€™agape, dellโ€™amore, il segno della presenza di quel Dio che altro non รจ che โ€œagapeโ€ (1 Gv 4,8), amore. Giovanni esorta la Chiesa a non essere ideologia, a non essere potenza, ma a stare a fianco di ogni uomo, in ogni cultura, assumendone, sullโ€™esempio di Gesรน, la povertร  e le sofferenze, per portarvi in concretezza segni dellโ€™amore di Dio. Ad essere una Chiesa che vive nel servizio, nellโ€™impegno per la giustizia, e che vede in ogni uomo, nel povero, nel malato, nel sofferente, nel reietto, nellโ€™escluso, il suo Dio da amare. Una Chiesa quindi militante, che confessa con forza, e talora con sofferenza, il mistero del Dio-Amore.

Certamente lโ€™ottica di Giovanni รจ diversa da quella dei sinottici. I sinottici sottolineano la dimensione โ€œad extraโ€ dellโ€™amore: Luca ci invita a farci prossimo di tutti, anche se nemici o impuri come il samaritano; Matteo esige: โ€œAmate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutoriโ€ (Mt 5,44-47); e Paolo dirร : โ€œVorrei infatti essere io stesso anร tema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carneโ€ (Rm 9,3). Giovanni invece insiste sullโ€™amarsi tra cristiani, sullโ€™amore come segno distintivo della Chiesa. Fratello per Giovanni non รจ ogni uomo, ma il cristiano. 

Perchรฉ Giovanni, i cui scritti sono tra gli ultimi del Nuovo Testamento, si preoccupa piรน della dimensione ecclesiale dellโ€™amore che di quella esterna? Forse perchรฉ Giovanni, sviluppandosi la vita ecclesiale, ha capito come spesso รจ piรน facile amare i lontani che gli altri cristiani: e la storia della Chiesa, con tutte le sue lotte intestine, le sue lacerazioni, i suoi scismi, le reciproche scomuniche, i suoi partiti e le sue fazioni, le sue correnti e i suoi movimenti vari in perenne disputa tra loro, lo ha ampiamente dimostrato. Talora รจ piรน facile impegnarsi per i poveri e gli oppressi che sopportare coloro che ci emarginano proprio in nome di Cristo. รˆ piรน facile aiutare un lontano che amare il vicino che vive il cristianesimo con una sensibilitร  che ci urta. รˆ piรน facile perdonare un oppressore esterno che dialogare con una gerarchia che talora puรฒ sembrarci antievangelica.

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โ€œChi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si รจ comportatoโ€ (1 Gv 2,6): cโ€™รจ bisogno cioรจ che la Chiesa sia nel mondo segno visibile dellโ€™Amore incarnato, sia sua concreta profezia per tutti gli uomini: non abbiamo altra missione che attirare gli altri a noi con la forza del nostro amore reciproco. Ecco perchรฉ la Chiesa deve mettere al primo posto la โ€œkoinonรฌaโ€, la โ€œcomunioneโ€ interna, come faceva la prima comunitร  cristiana (Prima Lettura: At 14,21b-27), in un continuo superamento delle divisioni, alla ricerca dellโ€™unitร  piรน piena, per essere segno credibile del Dio Amore che la fonda e la anima, segno, profezia e anticipazione della Comunitร  Celeste finale, la Gerusalemme Santa sposa innamorata del suo Signore (Seconda Lettura: Ap 21,1-5a).

Se nel mondo cโ€™รจ tanto ateismo, chiediamoci se non รจ perchรฉ noi non riusciamo a dare, con il nostro comportamento, il segno di Dio agli uomini. I nostri rapporti intraecclesiali sono allโ€™insegna della caritร ? Nella Chiesa cโ€™รจ sempre rispetto per le singole persone, per la libertร  del singolo, cโ€™รจ ascolto reciproco, accoglienza, uguaglianza, fraternitร , dialogo, astensione dal giudizio? Il grande desiderio e la grande preghiera di Gesรน, prima di morire, fu: โ€œChe tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me ed io in te, siano anchโ€™essi in noi una cosa sola, perchรฉ il mondo creda che tu mi hai mandatoโ€ (Gv 17,21).

Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

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