Ti sei mai chiesto cosa significhi essere davvero attratto da qualcuno o qualcosa? Non sto parlando di una cotta passeggera o dell’ultima moda sui social. Parlo di quel desiderio profondo che ti spinge, come una calamita, verso qualcosa di più grande di te.
Nel Vangelo di oggi (Gv 6,44-51), Gesù dice: “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre”. È un po’ come quando il profumo del pane appena sfornato ti fa fermare e ti conduce dentro una panetteria, anche se non avevi fame. L’amore di Dio ci attrae così: un profumo irresistibile che, se lo lasciamo fare, ci riempie.
A volte ci sentiamo distanti, disconnessi, come il funzionario etiope della prima lettura (At 8,26-40): perso nei suoi pensieri, viaggia senza davvero capire il senso delle Scritture. Ma poi arriva Filippo, lo affianca e lo ascolta. Quante volte anche noi siamo come quel funzionario, persi nei nostri dubbi, e ci basta un incontro, una parola, per vedere le cose in modo nuovo. Ci rendiamo conto che Dio, spesso, si manifesta attraverso qualcuno che ci cammina accanto.
Eppure, siamo così bravi a complicarci la vita con paranoie, ansie e aspettative. La verità è che Dio ci attrae senza costrizioni. Non ti obbliga. Ti invita. Come il pane, profuma e ti conquista. Ma devi lasciarti attirare, senza resistenze inutili. Pensiamo alla Beata Vergine del Rosario di cui oggi facciamo memoria: quante volte, tra le sue mani, le preghiere sono diventate canali di grazia e consolazione. La sua vita è un richiamo a fidarsi anche quando non si vede il quadro completo.
Nelle relazioni di oggi, ci perdiamo nel controllo: vogliamo tutto chiaro, deciso, perfetto. Ma l’amore (umano o divino) è capacità di abbandonarsi. È fidarsi di quel profumo che ti porta dentro. Impariamo a non aver paura di essere attratti, senza pensare subito a difenderci. Vivere da risorti significa lasciarsi attirare verso l’alto, verso ciò che ci fa davvero bene.
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Allora, chiediti: da cosa ti stai lasciando attrarre davvero? Non permettere che siano solo mode passeggere. Fidati dell’amore che bussa alla tua porta.i e vivere pienamente?
don Domenico Bruno
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