don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2025

“Non giudicate”

Gesù invita a non giudicare gli altri perchè Dio terrà conto della misura con cui abbiamo agito verso di loro. In effetti Gesù tocca un atteggiamento molto frequente nella nostra quotidianità, che spesso è la causa che frattura e distorce le relazioni.

Noi continuamente emettiamo un giudizio sulle persone e sulle situazioni perchè questo ci agevola e ci evita di valutare ogni volta le cose a partire dal loro principio. Se ho un giudizio buono, più facilmente continuerò a costruire un legame di fiducia con l’altro e, al contrario, se negativo, sarò più prudente.

Dunque giudicare è necessario ed è una disposizione interiore di cui Dio stesso ha dotato l’uomo. Anzi Gesù più volte insiste sulla necessità di giudicare questo tempo. Ma in che senso allora non dobbiamo giudicare? Ci sono alcuni aspetti da tener sempre presente quando emettiamo un giudizio.

1) Anzitutto se ne abbiamo l’autorità. Spesso i nostri giudizi vanno oltre le nostre competenze ed è proprio questo che ci disturba interiormente, ci avvelena verso gli altri. Dobbiamo giudicare solo fin dove a noi è stato dato.

2) Altro aspetto è il tempo. A volte giudichiamo male perchè giudichiamo troppo in fretta. Senza discernimento, sulla base di intuizioni, supposizioni o emozioni. Ogni giudizio va emesso dopo aver constatato i fatti e le ragioni di chi ha agito.

3) La materia o l’oggetto del giudizio. Ci sono materie su cui possiamo giudicare, ma sulla coscienza dell’altro non possiamo giudicare, ed è per questo che Gesù invita a lasciar giudicare a Dio, evitando di giudicare le intenzioni del cuore dei fratelli. Tu tieni presente almeno questi tre aspetti quando emetti un giudizio?

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