Gesรน di fronte alla richiesta di guarire questo cieco, lo prende per mano e lo accompagna fuori dal villaggio. La sua presenza si fa subito accogliente e sicura e lo guida fuori da quel luogo dove succedevano molte cose ma a cui perรฒ non poteva partecipare fino in fondo.
A una certa solitudine, a cui la cecitร lo obbligava, Gesรน rimedia con la sua mano che lo accompagna e lo guida verso una nuova vista, una nuova vita.
Gesรน gli mette la saliva sugli occhi, come gesto di guarigione, e gli impone le mani, ma quando gli chiede se puรฒ vedere, la sua vista รจ ancora incerta e confusa. Vede gente come alberi. Le persone sono ancora qualcosa di lontano, forme di cose che nel loro camminare sembrano fuori dalla sua vita. La sua solitudine non รจ ancora guarita, non riesce a guardare le persone. Il mondo, la gente, corre affianco ma non verso di lui.
Gesรน allora gli impone ancora le mani e si puรฒ immaginare che la prima cosa che veda intensamente e profondamente sia il volto o la mano di Gesรน. Quella mano che lo ha preso con sรฉ e lo ha accompagnato fuori dal villaggio rappresenta e segna la fine della sua solitudine. Ha qualcuno accanto sรฉ. Lo puรฒ sentire e quindi ora anche vedere. ร stato guardato e ora puรฒ vedere ogni cosa. ร il dono di non essere piรน cieco allโamore del Signore.
Leonardo Angius SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
