Commento al Vangelo del 19 maggio 2013 – don Mauro Pozzi

- Pubblicitร  -

Il commento al Vangelo della domenica a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

LO SPIRITO รˆ Lโ€™ARTISTA

Davanti alla la Pietร  di Michelangelo quello che cattura lโ€™attenzione non รจ la materia con cui รจ fatta, ma la forma. Non ci si sofferma sulla qualitร  del marmo, ma sulla bellezza e plasticitร  delle figure rappresentate. Allo stesso modo guardando la Gioconda di Leonardo non ci si cura della cornice, nรฉ ci si chiede come sia tessuta la tela. Ciรฒ che lascia senza fiato รจ lโ€™arte che anima la materia e trae dal sasso o dallโ€™impasto dei colori, immagini ed emozioni. Tutto lโ€™universo รจ fatto di atomi, gli stessi che compongono i nostri corpi, e anche se questi mattoni fondamentali sono molto pochi, gli elementi infatti sono poco piรน di cento, le forme sono infinite. Cโ€™รจ un Artista che li ha combinati insieme in un modo assolutamente fantastico. Gesรน diceva: รจ lo Spirito che dร  la vita, la carne non giova a nulla (Gv 6, 63). Se non ci fosse lโ€™Artista saremmo solo sassi informi o tele bianche, grazie a Lui abbiamo la vita, la nostra forma. Lo Spirito Santo, di cui la Sapienza divina รจ espressione, entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti (Sap 7, 27). Non solo modella e genera lโ€™universo, ma avvicina a sรฉ le anime degli uomini. รˆ quello che รจ successo agli Apostoli. Mentre erano riuniti tutti insieme nello stesso luogo, cosรฌ raccontano gli Atti, venne dal cielo un rombo come di vento gagliardo e delle lingue di fuoco si posarono sulle loro teste. รˆ lo Spirito Santo che trasforma quel gruppo timoroso di discepoli in Apostoli, cioรจ inviati, dando loro il dono di predicare il Vangelo coraggiosamente e in modo da essere compresi da tutti. Leggendo questo racconto viene in mente un episodio biblico simile ma con esiti opposti: la torre di Babele. In quella circostanza gli uomini parlavano una lingua sola, ma volevano edificare una torre alta fino al cielo per farsi un nome e diventare famosi. Lo sforzo di raggiungere il cielo รจ simbolo del peccato originale, cioรจ della pretesa dellโ€™uomo di soppiantare Dio. Il peccato li divide: non si capiscono piรน. A Gerusalemme al contrario cโ€™รจ qualcosa che unisce, anche nella comprensione: lโ€™amore trasmesso dallo Spirito. รˆ significativo che Gesรน lo chiami il Consolatore. Riempie di tenerezza pensare a questa sollecitudine del Maestro che vuole che sia con noi per sempre. Vuole una nuova intimitร  con noi, promette di prendere dimora presso chi lo accoglie. Lo Spirito Santo รจ la presenza di Dio nella nostra vita. Prima di tutto nel cuore di ciascuno. Se siamo capaci di fare silenzio e di ascoltare, permettiamo allo Spirito di parlare a noi e anche per noi, dato che San Paolo dice che Egli intercede per noi. Non si puรฒ pensare un dono piรน grande, ma noi lo sappiamo apprezzare e valorizzare?

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...