Il commento al Vangelo della domenica a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
ASCOLTARE LA SUA VOCE
Gesรน ci conosce. Altrove nel Vangelo รจ detto che anche i capelli del nostro capo sono contati. Purtroppo non รจ sempre vero che noi conosciamo o riconosciamo Lui. La condizione di questa conoscenza da parte nostra รจ lโascolto della sua voce. Noi chiamiamo comunemente la Sacra Scrittura Parola di Dio, ma qui si parla di voce, che non sembra essere qualcosa di scritto o definito, ma di una parola viva e attuale, che riguarda il nostro presente. Quindi Dio parla al nostro cuore anche oggi e dobbiamo imparare ad ascoltarlo. Evidentemente non si tratta di usare le orecchie, non dobbiamo credere che il Signore sia una voce comune. Tuttavia รจ necessario tacere per udirla. Ci sono molti suoni che possono soffocarla. Il primo comandamento recita: non avrai altro Dio allโinfuori di me. Quante cose mettiamo prima di Dio? Il lavoro, il denaro, il tempo liberoโฆ ognuno puรฒ rispondere secondo coscienza. La nostra vita รจ fatta di tempo e ciรฒ a cui diamo il tempo fa parte della nostra vita. Quanto tempo e che tempo diamo a Dio? Infatti esiste anche una qualitร del tempo. Le cose che facciamo nei ritagli, solo se non cโรจ altro da fare, sono cose di poco conto. Spesso รจ questo il tempo che diamo al Signore. La preghiera รจ confinata alla sera, dopo tutto, raramente al mattino, quasi mai durante la giornata. La messa della domenica รจ certo un tempo di qualitร , ma anche questo รจ a volte sacrificato a favore di altre cose ritenute piรน importanti. Per ascoltare รจ necessario il silenzio. La realtร che ci circonda รจ chiassosa, piena di distrazioni: televisione, musica, spettacoli vari. I nostri sensi sono molto sollecitati e siamo bombardati dalla pubblicitร che ci presenta una quantitร di oggetti apparentemente meravigliosi e desiderabili. Sembra che la felicitร sia nel possedere tante cose. Tutto ciรฒ ci allontana da noi stessi, dal cuore, che รจ il luogo dove Lui ci parla. Gesรน consiglia di non sprecare parole nella preghiera. Se incontrando qualcuno parliamo sempre noi, come possiamo dire di aver ascoltato. A volte pregando facciamo proprio cosรฌ, spieghiamo a Dio cosa deve fare e cosa vogliamo, in un lungo monologo. ร dunque molto importante eliminare le distrazioni e imparare a pregare nel silenzio interiore. I padri dicono che basta dire poche parole, basta anche semplicemente mettersi in adorazione ripetendo Padre o Ave Maria. Se ci mettiamo nel giusto atteggiamento impareremo ad ascoltare la voce del Maestro. Egli ci parlerร suscitando dei sentimenti, ci darร delle belle intuizioni, si manifesterร tramite incontri o circostanze provvidenzialiโฆ sta a noi dargliene la possibilitร .
Gv 10, 27-30
In quel tempo, Gesรน disse: ยซLe mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperร dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, รจ piรน grande di tutti e nessuno puรฒ strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa solaยป.
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