Lo spirito e la pace sono i doni del Cristo risorto.
Negli Atti degli apostoli la vita della prima comunitร รจ descritta, con sottolineatura della condivisione: la fede in Gesรน risorto genera una vita di fraternitร . Segni ne sono la condivisione dei beni ed una comunanza che parla da sรจ e attrae: โLa moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo ed unโanima solaโ.
La vita di questa comunitร trova suo centro nella risurrezione di Gesรน: โCon grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesรนโ. La fede nel Signore risorto genera innanzitutto comunione in lui e con gli altri.
Al cuore del vangelo sta una beatitudine rivolta a coloro che, senza vedere, crederanno: โBeati quelli che, pur non avendo visto crederannoโ. Il IV vangelo รจ particolarmente attento a tratteggiare gli itinerari del credere. Tommaso vive la fatica e il dubbio e la sua esperienza diviene simbolo del percorso di ogni discepolo. Il suo cammino รจ passare da una fede intesa come verifica di evidenze, appoggiata sui segni e sul vedere, ad un credere che si affida alla testimonianza.
Gesรน incontrato dai suoi come colui che si pone in mezzo reca due doni: la pace e lo Spirito. Eโ il medesimo Gesรน incontrato prima della Pasqua, colui che ha vissuto la sofferenza e la morte. Non รจ un altro: la gloria della risurrezione รจ incomprensibile se slegata dalla passione e morte di Gesรน che si รจ chinato a lavare i piedi. Per questo Gesรน risorto mostra ai suoi le mani e il costato. Eโ proprio lui, il medesimo. Nella risurrezione reca le ferite della passione. Cosรฌ risponde allโesigenza di Tommaso ma fa cogliere lโidentitร e la continuitร tra la sua esperienza prima della Pasqua e la sua vita nella condizione di risorto. La sua presenza ora non รจ piรน come quella di prima: chiede di essere incontrato nella fede, genera una gioia profonda nel cuore: lโincontro con lui sarร vissuto nellโaccogliere la missione che egli affida e nel vivere i doni dello Spirito e della pace.
Gesรน รจ quindi il medesimo che ha percorso le strade della Palestina, incontrando i suoi e annunciando il regno di Dio. Eโ morto sulla croce. La sua presenza si rende ora vicina in modo nuovo: รจ il Risorto, che fa entrare i suoi in una nuova comunione con lui.
Ai suoi offre il dono dello Spirito: come sul primo uomo Adamo Dio aveva alitato un soffio di vita (Gn 2,7) cosรฌ ora Gesรน soffia sugli apostoli comunicando lo Spirito: una nuova creazione ha inizio: sulla croce lโultimo respiro di Gesรน era stato una consegna del suo spirito (Gv 19,30).
Lo Spirito รจ donato con la missione di continuare lโopera di Gesรน del perdono: โCome il Padre ha mandato me cosรฌ anchโio mando voiโ: lโinvio degli apostoli ha le sue radici nella missione del Figlio da parte del Padre. La missione del Padre che genera lโinvio e manda gli apostoli ad essere continuatori dellโopera di salvezza di Cristo.
A conclusione sta un riassunto del vangelo: โMolti altri segni fece Gesรน in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perchรฉ crediate che Gesรน รจ il Cristo e perchรฉ, credendo, abbiate la vita nel suo nomeโ.
Credere รจ cammino, credere รจ esperienza di incontro e ogni percorso del credere conduce a condividere una vita donata. Accogliere e trasmettere i doni della pace e dello Spirito รจ per i credenti รจ partecipare alla risurrezione e farsene responsabili nella storia.
Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.
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p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.

