don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 18 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 8,1-11

Data:

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Ti รจ mai capitato di essere accusato ingiustamente?

La prima lettura di oggi fa da specchio al Vangelo. Sebbene Susanna non fosse colpevole ed era stata accusata, la sua fiducia in Dio lโ€™ha salvata.

Nel Vangelo, invece, la donna che viene accusata probabilmente era davvero peccatrice, ma la sua fiducia in Gesรน la salva. In entrambi i casi, benchรฉ lโ€™opera umana sia stata annullata, la salvezza non risiede nel giudizio degli uomini, ma nel giudizio di Dio.

La spiazzante affermazione di Gesรน diventa un esame di coscienza per quanti si ostinano a giudicare credendo di possedere la veritร  e lโ€™immunitร  dal peccato. Gesรน non rimprovera, ma accende un ragionamento che spesso dimentichiamo quando assumiamo un potere, o un semplice incarico: crediamo di essere migliori e il minimo errore altrui deve essere condannato.

Dietro questa condanna si nasconde una severitร  di giudizio che abbiamo contro noi stessi e ci richiudiamo in un formalismo che perรฒ ci infastidisce perchรฉ tutti vorremmo essere liberi. Chi rompe gli schemi diventa per noi un esempio di vita che noi invece non siamo riusciti a realizzare e per questo ci dร  fastidio perchรฉ per apparire forti agli occhi altrui abbiamo bisogno di dimostrare unโ€™integritร  morale che in realtร  non ci appartiene.

Il peccato non ce lo togliamo da soli, ma รจ Cristo che ci toglie il peccato, per questo ogni volta che pure ricadiamo nellโ€™errore possiamo salvarci sempre: Cristo con la sua morte elimina tutte le nostre infedeltร  presenti e future.

Avere fede, allora, significa non essere perfetti, ma accogliere la propria imperfezione affidandosi a colui che solo puรฒ migliorarci. Da soli non ne avremmo mai la forza.

Dio ti ha perdonato, qualsiasi cosa tu abbia fatto. Ora perdonati tuโ€ฆ

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