Un pensiero, una parola, una domanda e una risposta questa รจ la storia di quanto ci apprestiamo a celebrare domani. La parola di Dio e ben chiara: Egli vuole nascere dentro il nostro cuore. Abbiamo ascoltato nella prima lettura la risposta all’ipotesi di Davide che venga costruito un tempio per lโarca dellโ alleanza.
Dio risponde che il suo vero tempio รจ lโuomo, ovunque esso si trovi ed in qualsiasi situazione gli propini la vita. Lui vuole lโ uomo! Ha solo bisogno della sua disponibilitร . Allora quel pensiero iniziale di โcostruireโ il mondo si trasforma in progetto concreto attraverso la venuta di Suo Figlio e per rendere possibile questo piano, Dio fa delle domande.
Chiede la disponibilitร ad una donnaย di concepire in lei quel โlogosโ. A questa domanda segue una risposta. La riflessione umana di Maria, la porta a domandarsi come sarร possibile che si realizzi in lei quanto richiesto, eppure dalla sua bocca esce un si incondizionato, spontaneo. Indotto? Scontato? Eโ vero questa donna รจ stata scelta dallโ inizio.
Eโ stata preservata dal peccato originale, ma รจ sempre e comunque una persona alla quale Dio ha donato un cervello col quale pensare autonomamente senza imposizioni. La scelta quindi di dire quel si, รจ stata personalissima e scevra da qualsivoglia forzatura. Ecco allora che con questa adesione, si chiude il cerchio e si compie la salvezza. Ecco come Dio ha trovato casa al Figlio che deve venire nel mondo: รจ bastato un semplicissimo si.
Certo il progetto รจ difficile da portare a termine. Spesso rimane solo un progetto perchรฉ i โsiโ usciti dalla bocca dei โdopo Mariaโ, cioรจ noi, sono dei โniโ. Come sono i nostri si? Sono permanenti? Sono convinti? Il cerchio si chiude se quando diciamo โsiโ siamo consapevoli che quella risposta ci cambia la vita.
Questo accade solo se alla risposta segue lโimpegno uguale a Maria la quale si รจ fatta umile serva. Questo dovremmo essere: umili infaticabili servi. Ciรฒ significa metterci a completa disposizione, non dimenticando chi siamo, ma plasmando quel โsiamoโ ad immagine e somiglianza di Dio. In fondo per questo siamoย stati creati.
Gesรน Cristo, nasce quotidianamente nellโ uomo non una sola volta lโanno. Quel natale quotidiano รจ lโ unica possibilitร che ha di riportare il mondo cosรฌ come lโ aveva creato, senza peccato e senza la morte. Credo che Dio si renda perfettamente conto quanto รจ difficile per noi stare al passo con Lui.
Lo facciamo solo quando ci troviamo in difficoltร , Diceva Paolo Coelho che le delusioni, le sconfitte sono strumenti che Dio utilizza per farci vedere chiaramente qual รจ la strada per seguirlo. Il problema รจ sempre quello, la superbia. Eโ quella che ha rovinato tutto allโ inizio รจ lei che ancora riesce a rendere complicata la nascita quotidiana di Gesรน.
Eโ lei che ci toglie la fiducia in Dio e toglie la speranza nella sua misericordia. Allora preghiamo con la colletta della liturgia โAffrettati, non tardare, Signore Gesรน: la tua venuta dia conforto e speranza a coloro che confidano nella tua misericordia.โ Fabrizio Giannini-Diacono
Chi รจ Fabrizio Giannini-Diacono
Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) รจ diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo รจ sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.
Foto di Mirosลaw i Joanna Bucholc da Pixabay
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