p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 28 Novembre 2023

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Vi sono diversitร  di persecuzioni. Persecuzioni dovute alle proprie idee; persecuzioni che nascono dal fatto di avere una fede; persecuzioni vere e proprie tra opposte tifoserie; persecuzioni criminali dove se non paghi il pizzo non puoi andare avanti con la tua attivitร ; persecuzioni di categorie, la cosiddetta iscrizione allโ€™albo tal dei tali, che non ti permettono di esercitare la tua libera professione se non hai degli appoggi, o delle raccomandazioni, o se non lavori gratuitamente per il padroncino avvocato, ingegnere, geometra.

Nella nostra esistenza vi รจ un atteggiamento che fa scattare quasi spontaneamente la persecuzione: la ricerca di bene.

Innanzitutto dobbiamo ribadire che lโ€™uomo รจ creato per amare e noi viviamo soltanto se bruciamo. Dice Eliot: โ€œAmore รจ il nome non familiare di chi con le sue mani tessรฉ lโ€™intollerabile camicia di fuoco che forza umana non puรฒ levare. E noi viviamo, noi respiriamo soltanto se bruciamo e bruciamoโ€.

Non possiamo non amare perchรฉ siamo costitutivamente fatti e creati dallโ€™amore e per amare. Nel momento in cui capiamo la chiamata allโ€™amore e ci tiriamo indietro, comincia una lenta ma inesorabile chiusura, un lento ma inesorabile declino. Perdiamo di senso e di significato; ci abbattiamo sempre piรน; ci sembra di non essere piรน capaci di fare nulla; non abbiamo piรน voglia di niente.

La paura per il richiamo dellโ€™amore ci perseguita tagliando i rami della nostra esistenza e rinchiudendoci sempre piรน in una gabbia, in una ragnatela che noi stessi ci costruiamo e piรน ci agitiamo e piรน la tela diventa fitta e spessa, un labirinto che sembra essere senza uscita e che non lascia vie di scampo.

Di solito da questa situazione ne usciamo se troviamo una persona che ci ama e che ci dona del suo tempo. Nel sentirci amati, il nostro cuore con dolcezza e senza fretta รจ portato di nuovo a respirare e a battere; non ci sentiamo piรน compressi e ingabbiati; con fatica e dolore, ma in modo inequivocabile, ricominciamo a sentire il desiderio di vita e di amore: i primi persecutori della nostra necessitร  di amare siamo noi stessi.

Dice il profeta Geremia di se stesso: Mi dicevo: โ€œnon penserรฒ piรน a Lui, non parlerรฒ piรน in suo Nome!โ€. Ma nel mio cuore cโ€™era come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo(Ger 20, 9).

Vi รจ poi la persecuzione del male che insorge quanto piรน una persona ricerca il bene. Si legge nei padri del deserto che intorno ad uno di loro cโ€™era un gran daffare di demoni per cercare di tentare quel padre del deserto. Mentre intorno alla cittร  di Gerusalemme vi era un solo demone sonnacchioso. Interrogato Satana sul perchรฉ di questo rispose: perchรฉ nella cittร  la gente si arrangia da sรฉ a trovare e a fare il male, ma questo padre che ricerca il bene chiede una grande presenza e un grande sforzo.

Avviene che normalmente quando uno non fa nulla, non provoca neppure nessuna critica, sembra che tutto vada bene e che tutto faccia bene. Quando una persona o un gruppo comincia a fare del bene, i dotti che criticano e che vogliono insegnare come fare e che vogliono affermare come bisognerebbe fare si affollano intorno.

รˆ la persecuzione del figlio adolescente per i suoi genitori che lo amano di un amore quasi eroico e che non ricevono indietro che amarezza; รจ lโ€™amore sponsale che troppo spesso cade nella incomprensione; รจ lโ€™amore tra fratelli che inciampa sulla pietra dellโ€™ereditร ; รจ lโ€™amicizia non piรน spiegata e amata che fa affievolire il fuoco della sua passione.

Insomma: lโ€™amore รจ qualcosa che รจ insito nel cuore dellโ€™uomo, che รจ connesso col cuore umano. Un amore che se sfocia nella caritร  cristiana ci porta alle vette dellโ€™amore per il nemico e del perdono gratuito. Ma anche questo passo trova una schiera di persone che vogliono sindacare su una scelta di vita e di fede irreprensibile ma non umanamente comprensibile.

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