Il brano di questโoggi, che รจ parte integrante con i precedenti versetti lo potremmo definire il brano dellโincontro.
La Parola vivente, Gesรน, si incontra con Filippo il quale dice a Natanaele che hanno incontrato il Messia. Natanaele risponde che da Nazareth non puรฒ venire nulla di buono. Filippo lo invita a vedere: vieni e vedi, gli dice.
Gesรน vede Natanaele venirgli incontro e inizia a parlare di lui e con lui come un uomo saggio. Natanaele si spaventa e gli chiede come fa a conoscerlo. Gesรน lo descrive come uno che studia saggiamente la Parola. Natanaele crede. Gesรน lo provoca ad andare oltre nel vedere la gloria del Figlio dellโUomo, nel cogliere che tutto non finisce sotto il fico, ma che lโincontro travalica i confini del tempo e dello spazio.
Nel brano odierno possiamo scorgere come alla fede non ci arriviamo da soli: cโรจ sempre qualcuno che ci introduce. E questo qualcuno non รจ necessariamente un prete o una suora.
Nella fede siamo introdotti da qualcuno che questa fede lโha avuta in dono grazie allโincontro. Senza lโincontro la fede รจ solo qualcosa di imparaticcio e di sterile. Nellโincontro con la Parola vivente si riceve un cuore nuovo, un cuore di carne. ร una scintilla quasi non voluta ma che fa scoppiare un grande incendio. Un incendio che non puรฒ essere contenuto ma va comunicato. Chi รจ incendiato non puรฒ che incendiare lโaltro che incontra.
ร bello comunicare la scoperta di una bella musica. ร bello potere comunicare la scoperta di una bella passeggiata o di un bel monte. ร belloโฆ comunicare il Signore della vita che รจ nato, che รจ stato acceso dentro di noi.
ร bello vedere come da un incontro noi scopriamo una faccia sempre nuova, sempre diversa e sempre piรน completa di Gesรน. Tutto il brano รจ un incalzare di domanda e risposta che porta ad una comprensione sempre piรน alta del mistero di Gesรน.
Chi per primo ha scoperto Gesรน, porta lโaltro allโincontro con lui ed รจ spettatore di una nuova rivelazione che egli non aveva ancora colto. Filippo parla a Natanaele della scoperta del Messia. Porta Natanaele, che รจ incredulo, da Gesรน. Mentre Gesรน si rivela a Natanaele egli scopre tutta lโaltra dimensione della divinitร e della sapienza di Gesรน, scopre la dimensione escatologica e gloriosa.
Il testo di oggi รจ tutto un dialogo con Gesรน e su Gesรน. Il nostro rapporto con Dio non puรฒ essere che quello di un dialogo, dato che in principio era la Parola e lโuomo รจ suo interlocutore.
Questo incontro e questo dialogo si incarna poi nei dialoghi e negli incontri di ogni giorno.
ร bello scoprire sotto il cuscino una crocetta che una persona cara che รจ partita ci ha lasciato come dono e come regalo. ร bello scoprire una dote nellโaltro, una dote che ci parla dellโoperositร dellโuomo che collabora con la forza e la grazia e la capacitร creativa del nostro Dio.
ร bello: viviamo oggi gli incontri quotidiani come incontro di bellezza di Gesรน.
ร vero probabilmente anche a noi viene da dire: niente di nuovo, cosa vuoi che venga di buono da Nazareth. Ma chissร che anche a noi possa capitare di incontrare il Messia che viene dalla piccolezza di Nazareth e che possa emergere dal pregiudizio con cui noi viviamo il quotidiano come un dono misterioso e inaspettato, ma appunto come un vero dono.
E chissร che questo dono inaspettato e misterioso ci faccia dimenticare i pregiudizi con cui noi ci avviciniamo alla vita e ci immerga invece nella vera vita che ogni giorno ci accompagna, ci avvolge, ci abbraccia.
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