don Giacomo Falco Brini – Commento al Vangelo di domenica 20 Agosto 2023

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QUESTIONE DI VISCERE MATERNE

Tempo fa (non ero ancora stato ordinato sacerdote), mi passรฒ tra le mani un libro sulla preghiera della madre badessa di un monastero tedesco molto conosciuto. Il titolo era: โ€œNon date tregua a Dioโ€. Sulle prime mi sembrรฒ un titolo un poโ€™ esagerato, diciamo eccessivamente audace. Col tempo e frequentando piรน assiduamente le Scritture, mi sono accorto che quella donna consacrata ci aveva preso. Anche se il tema che serpeggia tra le letture della odierna liturgia della parola, รจ indubbiamente lโ€™amore universale di Dio per tutti i popoli del mondo, potremmo perรฒ intitolare il vangelo di oggi anche con il titolo di quel libro.

Come fosse lโ€™invito conclusivo che la donna cananea lascia a tutti dopo il suo incontro con Gesรน. Anche perchรฉ, dire con poche parole cosa sia la preghiera o la fede, non si puรฒ. Ma certamente, dopo aver fatto una reale esperienza, qualcosa di importante lo si puรฒ dire, anzi, lo si deve dire: la fede, se รจ veramente tale, si comunica e si condivide. Che cosa ha compreso questa donna? Oppure essa sapeva giร  qualcosa che non sapeva di avere nel suo cuore? Partiamo da qualche coordinata spazio-temporale di questo vangelo.

Lโ€™avvio del racconto, a prima vista, sembra come uno dei tanti che troviamo negli episodi della vita di Cristo. In realtร , nei primi due versetti avviene giร  unโ€™esplosione di confini. Gesรน sconfina verso Tiro e Sidone, in territorio pagano (un pio maestro ebreo non lo farebbe mai). Ma anche la donna di Canaan, avvicinando e pregando Gesรน, sconfina dal suo mondo, religiosamente parlando. In Gesรน, Dio viene incontro ad ogni uomo per parlargli, rivelargli il suo volto e il suo amore. La donna invece si apre a Gesรน per un motivo preciso.

Gli grida:ย pietร  di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia รจ molto tormentata da un demonioย (Mt 15,22). La donna grida. Se grida, vuol dire che ha un disperato bisogno di essere ascoltata. Se grida, significa che quanto chiede nasce da un dolore molto profondo. Se grida, vuol dire che cโ€™รจ un grave pericolo per la propria vita. Il gridare dellโ€™uomo a Dio nella Bibbia รจ tema che varrebbe la pena approfondire, ma non possiamo in questa sede. Sta di fatto che per la donna, la pietร  invocata per sรฉ, รจ da dirottare a beneficio della figlia sofferente. Solo questo gli sta a cuore.

Una cosa allora possiamo dirla: ci troviamo di fronte a una vera mamma. Perchรฉ solo una vera mamma parla del figlio/a come fosse la propria stessa vita. Solo una vera mamma sa immedesimarsi nella sofferenza dei figli. Solo una vera mamma riesce a parlare, pregare, lottare con Dio, come riesce questa donna. Solo una vera mamma resiste nella fede come questa donna, anche davanti ai silenzi, alle umiliazioni e incomprensioni che si possano presentare davanti alle proprie richieste. Solo una vera mamma non si dร  mai per vinta, fino a quando la sua preghiera non venga in qualche modo esaudita.

Solo una vera mamma affronta tutto quello che cโ€™รจ da affrontare per il proprio figlio/a. Solo una vera mamma sa intuire e trovare parole, mezzi, stratagemmi, affinchรฉ la vita e il bene trionfino sulla morte e il male. Nella vita mi sono trovato di fronte a tante di queste mamme, per lo piรน anonime davanti al mondo, ma non davanti a Dio. Da esse, come anche da padri indomiti, ho imparato cosa vuol dire vivere con fede.

Donna, grande รจ la tua fede! Avvenga come tu desideriย (Mt 15,28) โ€“ esclama il Signore Gesรน meravigliato dal tenace amore della cananea. รˆ il culmine del vangelo di oggi, sul quale aggiungiamo solo qualche pensiero. Come in ogni episodio della sua vita, nei vangeli possiamo contemplare, il mistero di Dio e il mistero dellโ€™uomo ormai uniti per sempre. Dopo che la seconda persona della Divina Trinitร  รจ diventato uomo, non possiamo ricevere luce sullโ€™uno senza lโ€™altro. Che cosa allora ci rivela questo celebre episodio, oltre a ciรฒ che ricordavamo sopra?

Che se davvero incontri Dio, non puoi non stupirti. Perchรฉ a ben vedere, nel dinamismo dia-logico che parte dallโ€™inizio fino alla fine del racconto, non cโ€™รจ logica. Prima un sottrarsi di Gesรน al dialogo con la donna, poi un ritornare nei confini che si erano infranti per tener lontano la donna, poi una considerazione religiosa niente affatto in linea con la sua predicazione, che sembra mettere in scacco la donna. Infine la sorpresa: la donna vince il Signore. Lo avevamo giร  ricordato meditando il vangelo di qualche domenica fa: cโ€™รจ qualcosa di asimmetrico in Dio.

Non lo puoi mai schematizzare. Ma se il climax del racconto sta in quel versetto ricordato (v.28), allora potremmo rispondere alla domanda iniziale della nostra riflessione. Cioรจ che la donna scoprรฌ di sapere qualcosa che ancora non sapeva di avere in cuore. Come in uno specchio, immaginando le parole della sua bocca in risposta a quelle di Gesรน:ย Signore, piรน grande della mia fede รจ il tuo cuore: Tu sei padre con un cuore di madre!ย ย  ย ย 


AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI