Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 11 Giugno 2023

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Pace e bene! Questa domenica chiediamo allo Spirito Santo che ridesti in noi lo stupore per il dono dell’eucaristia e la consapevolezza del bisogno di riceverla per vivere in comunione con Dio e tra noi…

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Domenica del Santissimo Corpo e Sangue di Gesรน, ovvero della sua ย presenza reale tra noi sotto le specie del pane e del vino. Si tratta diย un mistero che ci supera, nel quale possiamo immergerci per mezzo ย della fede in Gesรน e nelle sue parole, che nel Vangelo di oggi sono ย chiare e profondamente belle. ย 

Sono parole da non prendere superficialmente alla lettera come ย fecero i Giudei, ma sono da cogliere nello Spirito, alla luce della ย morte e risurrezione di Gesรน. Egli, amandoci follemente, non si รจ ย accontentato di dare la vita per noi, ma ha voluto restare in mezzo a ย noi e donarsi a noi come โ€œcibo di vita eternaโ€. Tutto questo si realizza ย per mezzo del Sacramento dellโ€™Eucaristia. La presenza di Gesรน, comeย  ha fatto notare San Tommaso dโ€™Aquino, รจ โ€œsecondo la sostanzaโ€, cioรจ ilย  Signore risorto si rende presente con la sua realtร  vera e profonda, cheย  puรฒ essere attinta mediante la fede.

Gesรน nellโ€™Eucaristia si rendeย  presente come persona, in un modo unico. Come ha detto bene ย Santโ€™Ambrogio: ยซQuesto pane รจ pane prima delle parole sacramentali;ย ma, intervenendo la consacrazione, il pane diventa carne di Cristoโ€ฆ Daย  quali parole รจ operata la consacrazione e di chi sono tali parole? Delย  Signore Gesรน! Tutte le cose che si dicono prima di quel momento sonoย  dette dal sacerdote che loda Dio, prega per il popolo, per i re e per gliย  altri; ma quando si arriva al momento di realizzare il venerabileย  sacramento, il sacerdote non usa piรน parole sue, ma di Cristo. รˆ dunqueย  la parola che opera (conficit) il sacramentoโ€ฆ

Vedi quanto รจย  efficace (operatorius) il parlare di Cristo? Prima della consacrazione nonย  cโ€™era il corpo di Cristo, ma dopo la consacrazione, io ti dico che cโ€™รจ ormaiย  il corpo di Cristo. Egli ha detto ed รจ stato fatto, ha comandato ed รจ statoย  creato (cf Sal 33, 9). Come prima cosa potremmo chiederciย  personalmente, specialmente se โ€œpraticantiโ€, e per primo io che balbetto queste povere parole: quanto amore ho per Gesรน Eucaristia?ย  Quanta consapevolezza ho che lรฌ cโ€™รจ Gesรน che mi aspetta, che si dona aย  me, che viene a me? Dovremmo far nostre le parole di Elisabetta ogniย  qualvolta riceviamo lโ€™eucaristia: โ€œa che devo che il mio Signore venga aย  me?โ€. Lโ€™amore, soltanto lโ€™amore, sarebbe la risposta!ย 

Perciรฒ, come ha detto bene il card. Cantalamessa: ยซLa fede nella  presenza reale รจ una grande cosa, ma non ci bastaโ€ฆ Quanti, tra i teologi,  sanno tutto su tale mistero; ma non conoscono la presenza reale. Perchรฉ  

โ€œconosceโ€, in senso biblico, una cosa, solo chi fa lโ€™esperienza di quellaย  cosaโ€ฆ San Gregorio Nisseno ci ha lasciato unโ€™espressione stupenda perย  indicare questo piรน alto livello di fede; parla di โ€œun certo sentimento diย  presenzaโ€. Esso si ha quando uno รจ colto dalla presenza di Dio, ha unaย  certa percezione (non solo unโ€™idea) che egli รจ presente. Non si tratta diย  una percezione naturale; รจ frutto di una grazia che opera come unaย  rottura di livello, un salto di qualitร … Dalla fede e dal โ€œsentimentoโ€ dellaย  presenza reale, deve sbocciare spontaneamente la riverenza e, anzi, laย  tenerezza verso Gesรน sacramentato.

รˆ questo un sentimento cosรฌย  delicato e personale che solo a parlarne si rischia di sciuparlo. Sanย  Francesco dโ€™Assisi ebbe il cuore ricolmo di tali sentimenti verso Gesรนย  nellโ€™Eucaristia. Egli si intenerisce davanti a Gesรน sacramentato, come aย Greccio si inteneriva davanti al Bambino di Betlemme; lo vede cosรฌย  abbandonato nelle nostre mani, cosรฌ inerme, cosรฌ umile. Nellaย  sua Lettera a tutto lโ€™Ordine egli scrive delle parole di fuoco cheย  vogliamo ascoltare come rivolte a noi in questo momento, aย  conclusione della nostra meditazione sulla presenza reale di Gesรนย  nellโ€™Eucaristia:ย 

O umiltร  sublime! O sublimitร  umile, che il Signore dellโ€™universo, Dio e  Figlio di Dio, cosรฌ si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto  poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, lโ€™umiltร  di Dio, ed aprite  davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perchรฉ siate da lui  esaltati. Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinchรฉ totalmente vi  accolga colui che totalmente a voi si offreยป. 

Cari fratelli e sorelle, non celebreremmo degnamente la festa del  Corpus Domini se tutto ciรฒ rimanesse solo su carta. Se qualcuno ci  chiedesse: cosa รจ lโ€™Eucaristia? Dovremmo rispondere: รจ Gesรน tra noi! E  vedendoci, dovrebbero coglierlo anche senza le nostre parole! Apriamo  perciรฒ i nostri cuori davanti a Lui, davanti a un mistero dโ€™amore cosรฌ  grande. Ripartiamo anche dalla cura dai piccoli gesti, dalla  genuflessione ben fatta, dal raccoglierci in preghiera davanti al  Santissimo, dallโ€™accogliere lโ€™Eucaristia con stupore. Lรฌ cโ€™รจ Gesรน che si  dona a noi, a me, a te. A che devo che il mio Signore venga a me?  Lโ€™amore, soltanto lโ€™amore! 

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