A ciascuno di noi รจ affidata una vigna. Ognuno la sua. Ma umili lavoratori nella vigna del Signore. Il Padre, il vignaiolo, ha preparato un campo nel quale siamo chiamati a lavorare – “ecco il tuo campo”, cit. – e rispetto a questo dovremmo restituire a Lui. Il lavoro รจ tanto, ma i frutti sono tutti del Signore. Tutto ciรฒ che ci circonda รจ un dono di Dio, siamo chiamati a custodire e non fare i padroni.
Accade a volte nella nostra vita che rischiamo di comportarci come questi contadini: ci dimentichiamo che la responsabilitร dataci viene da qualcun altro. Quando ci dimentichiamo di questo? Quando non riusciamo a ringraziare, quando pensiamo che tutto dipenda da noi, quando crediamo di essere noi i salvatori di tutto e di tutti, invece c’รจ un “tempo” in cui รจ Dio ad agire e noi non possiamo e non dobbiamo opporci alla sua azione o tanto meno intrometterci. Come fare?
Ascoltarlo per capire quali sono i passi da fare. Ascoltarlo per seguire la scia del suo intervento. Siamo chiamati ad accogliere con libertร quanto ogni giorno ci viene donato, consapevoli che prima o poi saremo chiamati a rendere conto di quanto siamo stati capaci di custodire la vigna del Signore.
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โย Mc 12,1-12
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