La Trinitร รจ specchio del senso dellโuniverso
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di:ย ย โย Gv 3,16-18ย –ย Santissima Trinitร
Per dire la Trinitร , Gesรน usa nomi di famiglia, di casa, nomi che abbracciano e stringono legami: Padre, Figlio, Spirito buono, alito che fa respirare la vita. La festa della Trinitร รจ lโannuncio che Dio non รจ in se stesso solitudine, ma comunione, legame, abbraccio. Che ci raggiunge e ci dร il suo cuore plurale.
Allora capisco perchรฉ la solitudine mi pesa cosรฌ tanto e mi fa paura: perchรฉ รจ contro la mia natura. Allora capisco perchรฉ quando sono con chi mi ama, sto cosรฌ bene: perchรฉ realizzo la mia vocazione. La Trinitร รจ lo specchio del mio senso ultimo, e del senso dell’universo: tutto incamminato verso un Padre fonte di libere vite, verso un Figlio che mi innamora, verso uno Spirito che accende di comunione le nostre solitudini.
Anche lโautopresentazione di Dio sul monte Sinai, davanti al suo grande amico Mosรจ, ha nomi caldi:ย misericordioso, pietoso, lento allโira, ricco di grazia e di fedeltร ย (Es 34,6). Mosรจ รจ salito con fatica, due tavole di pietra in mano, e Dio sconcerta lui e tutti i moralisti, scrivendo su quella rigida pietra parole di tenerezza. E Mosรจ capisce e prega: โChe il Signore cammini in mezzo a noi, venga in mezzo alla sua gente. Non resti sul monte, guida alta e lontana, ma scenda e si perda in mezzo al calpestio del popoloโ.ย […] Continua a leggere tutto il testo di questo commento su Avvenire
Altro commento di fra Ermes
LA FESTA DEGLI ABBRACCI
ll cristiano crede all’amore. Noi abbiamo creduto all’amore: ogni uomo, ogni donna, anche il non credente lo sa, perchรจ lo conosce come sapienza del vivere.
La Trinitร : un dogma che puรฒ sembraยญre lontano, ma che inveยญce รจ rivelazione del segreto del vivere, della sapienza sulla vita, sulla morte, sull’aยญmore, e mi dice: in principio a tutto, ma proprio a tutto, รจ il leยญgame.
Io che sono lento a credere, come potrรฒ cogliere qualcosa della Trinitร ? Pensare di capirla attraverso le formule รจ come voler capire una parola analizzando l’inchiostro con cui รจ scritta. Ma Dio non รจ una definizione, รจ un’esperienza! La Trinitร non รจ un concetto da capire, รจ una realtร condivisa da accogliere.
In uno dei capolavori di Kieslowski, il bambino protagonista sta giocando. Improvvisamente chiede alla zia: ยซCom’รจ Dio?ยป. La zia lo chiama a sรฉ, lo abbraccia, gli bacia i capelli e stringendolo sussurra: ยซCome ti senti, ora?ยป. Pavel non vuole sciogliersi dall’abbraccio, alza gli occhi e risponde: ยซBene, mi sento beneยป. E la zia: ยซEcco, Pavel, Dio รจ cosรฌยป.
Dio come un abbraccio. Se non c’รจ amore, non vale nessun magistero. Se non c’รจ amore, nessuna cattedra sa dire Dio. Questo รจ il senso pieno della Trinitร , specchio del nostro cuore profondo, e del senso ultimo dell’universo. Origine e vertice, fonte e culmine dell’umano e del divino: la comunione.
Sulla prima lettura i nomi di Dio sul monte sono uno piรน bello dell’altro: il misericordioso e pietoso, il lento all’ira, il ricco di grazia e di fedeltร (Es 34,6). Mosรจ รจ salito con fatica, due tavole di pietra in mano, e Dio sconcerta lui e tutti i moralisti, scrivendo su quella rigida pietra parole di tenerezza e di bontร .
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Parole che giungono fino a Nicodemo, a quella sera di rinascite. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio. Siamo al versetto centrale del Vangelo di Giovanni, a uno stupore che rinasce ogni volta davanti a parole tonificanti come una camminata in riva al mare, fra spruzzi d’onde e aria buona respirata a pieni polmoni.
Ha dato suo Figlio per amore: Amare non รจ un fatto sentimentale, non equivale a emozionarsi o a intenerirsi, ma a dare, verbo fattivo di mani e di gesti.
Dio ha tanto amato il mondo… e la notte di Nicodemo, e le nostre, s’illuminano.
Se mi domandano: tu cristiano a che cosa credi? La risposta spontanea รจ: credo in Dio Padre, in Gesรน risorto, nella Chieยญsa… Giovanni indica una risposta diversa: il cristiano crede all’amore. Noi abbiamo creduto all’amore: ogni uomo, ogni donna, anche il non credente lo sa, lo conosce come sapienza del vivere. ร lo stesso amore interno alla Trinitร che da lรฌ si espande, ci abbraccia e poi dilaga.
Davanti alla Trinitร , io mi sento piccolo ma abbracciato, come un bambino: abbracciato dentro un vento in cui naviga l’intero creato, che ha nome amore.
Festa della Trinitร : annuncio che Dio non รจ in se stesso solitudine, ma comunione, legame, abbraccio. Che ci ha raggiunto, ci libera e ci dร il suo cuore plurale.



