Lunedì il vangelo di Gesù ci ha detto che l’essenza di ogni conversione è l’amore. Ieri ci ha ricordato che senza la preghiera filiale che ci fa sentire fratelli di un unico Padre, l’amore perde consistenza. Oggi Gesù ci indica un altro segnale sul percorso quaresimale :la fiducia piena in Lui.
Chiedere segni della sua presenza non è sininimo di fiducia nel Signore. Crescere nella fiducia in Lui significa diminuire nella propria, sentirsi fragili e poveri, bisognosi di Dio.
Un autentico cammino di conversione ci decentra da noi stessi per unirci sempre più a Dio. Piena fiducia in ciò che è e fa per noi. E la fuducia si ottiene con l’ascolto della Parola che ci rende sapienti. L’unico segno di Dio è Gesù attraverso il quale ci ama. Non ci sono altri segni. Chi incontra veramente Gesù nella sua vita non ha bisogno di chiedere a Dio dei segni della sua presenza.
Oggi rifletto sulla mia fiducia in Dio, sui segni che chiedo, sull’ascolto della sua Parola… A che punto mo trovo?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade
