don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 25 Febbraio 2023

1217

Quando pensiamo alla conversione siamo abituati a leggere questo evento come un evento che nasce dal basso della decisione di una persona che magari avendo toccato il fondo, decide di cambiare, di ricominciare, di lasciarsi rimettere in piedi. Ma la veritร  รจ che la conversione non รจ innanzitutto unโ€™iniziativa nostra, ma bensรฌ di Gesรน stesso. Ecco perchรฉ la storia di Levi nel brano del Vangelo di oggi ce lo ricorda in maniera nitida:

โ€œDopo ciรฒ egli uscรฌ e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: ยซSeguimi!ยป. Egli, lasciando tutto, si alzรฒ e lo seguรฌโ€.

รˆ Gesรน a uscire, รจ Gesรน a vedere, รจ Gesรน a chiamare. Solo alla fine Levi risponde lasciando tutto, alzandosi e seguendolo. รˆ bello pensare che prima ancora della mia decisione di cambiare cโ€™รจ unโ€™iniziativa di Gesรน a rendere possibile la mia conversione.

Ecco perchรฉ dovremmo pregare chiedendo a Gesรน di convertirci, di provocare la nostra libertร , di renderla in un certo senso possibile. Solo se Lui ci chiama noi possiamo rispondere. Ma siamo certi che Egli ci voglia chiamare?

ยซNon sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsiยป,

dice Gesรน. Allora riconosciti peccatore e bisognoso ed รจ sicuro che Egli รจ giร  pronto a chiamarti. รˆ la presunzione di sentirsi migliori che ci taglia fuori dalla Grazia di Dio.

Fonte


Commento al brano del Vangelo di: Lc 5,27-32
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
PAGINA FACEBOOK