don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 8 Febbraio 2023

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Si diventa ciรฒ che si dona agli altri – Mercoledรฌ della V settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Gen 2,4-9.15-17   Sal 103 

Dal libro della Gรจnesi Gen 2,4-9.15-17

Il Signore Dio prese lโ€™uomo e lo pose nel giardino di Eden.

Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perchรฉ il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non cโ€™era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla dโ€™acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmรฒ lโ€™uomo con polvere del suolo e soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita e lโ€™uomo divenne un essere vivente.

Poi il Signore Dio piantรฒ un giardino in Eden, a oriente, e vi collocรฒ lโ€™uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e lโ€™albero della vita in mezzo al giardino e lโ€™albero della conoscenza del bene e del male.

Il Signore Dio prese lโ€™uomo e lo pose nel giardino di Eden, perchรฉ lo coltivasse e lo custodisse.

Il Signore Dio diede questo comando allโ€™uomo: ยซTu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dellโ€™albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perchรฉ, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morireยป. 

Libertร  e obbedienza

Il secondo racconto della creazione presenta Dio come artigiano e agricoltore. Nel primo racconto della creazione il ruolo principale รจ affidato alla parola creatrice. Tutto รจ fatto per mezzo della parola e niente esisterebbe senza la parola. Nel secondo racconto, invece, la parola viene dopo lโ€™azione. Dio plasma con la polvere della terra Adam (che deriva dal termine ebraico impiegato per indicare il suolo) e soffia in lui il suo spirito che lo fa diventare essere vivente. Dopo aver preparato un giardino in Eden costituisce Adam suo custode e coltivatore. Nel racconto la parola di Dio entra in scena nel momento in cui lโ€™uomo deve iniziare la missione affidatagli di custodire e coltivare il giardino. Adam, in quanto custode e agricoltore, continua lโ€™opera iniziata da Dio. Dio non solo ha fatto lโ€™uomo ma ha anche creato le condizioni perchรฉ potesse vivere. In un certo senso, affidando allโ€™uomo la custodia e la coltivazione dellโ€™giardino nellโ€™Eden, Dio gli affida la cura di sรฉ stesso. Ha bisogno di nutrirsi e di godere del lavoro delle sue mani. Perciรฒ egli ha a disposizione il frutto di tutti gli alberi prodotti dalla terra. Egli puรฒ nutrirsi di tutto ciรฒ che coltiva ma non puรฒ appropriarsi dellโ€™albero della conoscenza del bene e del male, ovvero di Dio stesso. Adam non puรฒ sostituirsi a Dio che rimane il centro di tutto. Voler mangiare lโ€™albero della conoscenza del bene e del male significa abbassare ogni freno inibitorio e dare sfogo alla bramosia di possesso che, dopo aver divorato tutto, ambisce anche a sostituirsi a Dio. Il comandamento di Dio non intende limitare la libertร  dellโ€™uomo ma orientarla nel solco di una relazione collaborativa e non competitiva.

+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 7,14-23) 

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Ciรฒ che esce dallโ€™uomo รจ quello che rende impuro lโ€™uomo.

In quel tempo, Gesรน, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: ยซAscoltatemi tutti e comprendete bene! Non cโ€™รจ nulla fuori dellโ€™uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dallโ€™uomo a renderlo impuroยป. 

Quando entrรฒ in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: ยซCosรฌ neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciรฒ che entra nellโ€™uomo dal di fuori non puรฒ renderlo impuro, perchรฉ non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?ยป. Cosรฌ rendeva puri tutti gli alimenti. 

E diceva: ยซCiรฒ che esce dallโ€™uomo รจ quello che rende impuro lโ€™uomo. Dal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impuritร , furti, omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dallโ€™interno e rendono impuro lโ€™uomoยป.

Si diventa ciรฒ che si dona agli altri

Nelle parole di Gesรน si coglie una grave preoccupazione. La tradizione degli uomini, quelli che dicono di essere esperti conoscitori di Dio, puntando tutto sulla osservanza di alcune pratiche religiose piuttosto che sulla relazione con Lui, fanno deviare dal comprendere il vero senso del comandamento divino al punto di annullarne il valore. La prima parola di Dio allโ€™uomo รจ una benedizione, ovvero il dono di poter fare il bene. La legge viene data perchรฉ lโ€™uomo possa fare il bene possibile. Il serpente invece stravolge il senso delle parole di Dio e domanda ad Eva: ยซรˆ vero che Dio ha detto: โ€œNon dovete mangiare di alcun albero del giardinoโ€?ยป (Gen 3,1). La domanda del tentatore รจ quella che cโ€™รจ nel cuore di ogni uomo. Gesรน, infatti, dice che dal cuore degli uomini escono i propositi di male. Essi hanno tutti unโ€™unica radice: la diffidenza. Al contrario di Eva, Gesรน non dialoga con il serpente, cioรจ con le intenzioni malvage che serpeggiano nel cuore. San Paolo, scrivendo a Tito dice: ยซTutto รจ puro per chi รจ puro, ma per quelli che sono corrotti e senza fede nulla รจ puro: sono corrotte la loro mente e la loro coscienza. Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli e incapaci di fare il beneยป (Tt 1,15-16). La logica del demonio ottenebra la mente e impedisce di vedere la veritร  evidente: ยซNon capite che tutto ciรฒ che entra nellโ€™uomo dal di fuori non puรฒ renderlo impuro, perchรฉ non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?ยป. Gesรน dichiara beati i puri di cuore perchรฉ vedono Dio. I puri sono quelli che non si preoccupano dellโ€™apparenza, del giudizio degli altri, o del futuro, ma cercano Dio sempre e ovunque per amarlo e servirlo. I puri sono i benedetti del Padre che hanno ยซrestituitoยป misericordia a Dio presente nellโ€™affamato e nellโ€™assetato, nello straniero e nel carcerato, nel malato e non si sono preoccupati di contaminarsi ma di contagiare di amore i poveri. 

Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna