Gesรน รจ il vino nuovo che entra negli otri vecchi della legge e li rompe. Li rompe non per furia omicida, ma per effervescenza di vita. Quegli otri dovevano essere rotti per lasciare spazio al Signore della storia che era venuto per portare a compimento la legge. Spesso il compimento significa la morte del precedente. Come il partire dei discepoli per evangelizzare รจ passato attraverso la morte di Cristo: โTutto รจ compiuto!โ.
I discepoli seguono Gesรน, non piรน la legge, e compiono dei gesti che rompono questi otri. Camminano di sabato, cosa proibita dalla legge. Ma che altro avrebbero potuto fare se non seguire colui che li ha chiamati dalle barche di casa propria per divenire pescatori di uomini? Gesรน passa per i campi di grano e loro lo seguono: Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!
Camminano di sabato e mietono, strappano le spighe, altra azione proibita dalla legge. Strappano le spighe camminando in mezzo al grano, danneggiando in questo modo la messe, anche questo proibiva la legge. I discepoli seguono Gesรน per divenire vino nuovo che rompe gli otri vecchi e per essere messi in otri nuovi. Non si accorgono del loro divenire vino nuovo, si fidano di Gesรน e lo seguono e un poโ alla volta si Cristizzano, diventano come lui, senza accorgersene diventano cristiani!
Gesรน รจ Signore del tempo! Lโesempio che porta per sostenere il suo atteggiamento e quello dei suoi discepoli รจ quello di Davide, il re. Gesรน รจ il re Messia che รจ Signore anche del sabato. Tutto il tempo รจ suo.
Di fronte alla rottura di questo otre vecchio, della distinzione fra tempo sacro e tempo profano, a causa della vitalitร del vino nuovo noi possiamo assumere almeno due atteggiamenti: o iniziamo a lamentarci di quanto avvenuto ricordando con nostalgia come funzionavano bene le cose prima, oppure cominciamo a domandarci perchรฉ questo รจ avvenuto.
O ci accontentiamo di lamentarci di come le cose andavano meglio una volta, di come le cose fossero piรน chiare, di come le feste erano piรน belle e sentite, di come uno sapeva quello che doveva fare, di come le cose filavano via piรน lisce, di come le parrocchie funzionavano meglio, di come i preti โฆ innanzitutto ce ne erano e poi avevano una disponibilitร diversa, di come cโera piรน solidarietร tra la gente, cโera piรน partecipazioneโฆ
Oppure possiamo cominciare a vedere quello che realmente sta accadendo e iniziamo a domandarci perchรฉ questo avviene. Che cosa ci vuole dire Dio attraverso la distruzione del nostro โsabatoโ, di una cultura cosiddetta โcristianaโ. Probabilmente non gli andava bene quanto avveniva. A noi poteva piacere, ma forse a lui no. Forse era bella, ma la domanda che Gesรน ci pone oggi รจ unโaltra: โma era servizio allโuomo o lโuomo a servizio della cosiddetta cultura cristiana e dei cosiddetti tempi di fede?โ.
Un servizio nasce spesso nella storia della chiesa come un servizio allโuomo. Poi, nel momento in cui lโistituzione, che serve, fa la parte del leone, lโuomo passa in secondo piano e il servizio รจ servito dallโuomo. Gli ospedali stessi sono una bella cosa, ma ormai sono in tilt sempre piรน perchรฉ per la gran parte, e credo che peggiorerร sempre piรน, sono a servizio di se stessi, del proprio bilancio, della salvaguardia del personale e del posto di lavoro: il malato รจ a servizio dellโospedale e non piรน viceversa. Salvo poche eccezioni, lโospedale ormai non ha piรน senso. Tanto รจ vero che chi puรฒ, si fa curare da unโaltra parte, in privato dove il malato diventa il centro dellโattenzione solo perchรฉ รจ lui che dร i soldi alla clinica stessa.
Il Signore ci invita a riflettere se quello che noi facciamo nella comunitร cristiana รจ per il Signore del tempo e della storia che desidera che il sabato sia per lโuomo, oppure se lo facciamo per noi, per la nostra bella faccia, perchรฉ cosรฌ dimostriamo che la nostra parrocchia funziona, che noi siamo capaci di tenerci gli adolescenti o i ragazzi dopo la cresima.
La rottura che Gesรน pone della legge del sabato รจ una rottura che ci spinge sempre piรน verso la gratuitร . Se manca questa quello che facciamo รจ inutile. Se manca questa proviamo pensare a quanta gente che lavora nelle nostre parrocchie o nei nostri gruppi, lascerebbe il suo impegno perchรฉ se non puรฒ fare bella figuraโฆ e questa รจ ancora schiavitรน della legge, schiavitรน della legge del sabato.
Questo รจ il contrasto tra la religione dei farisei e il vangelo di Gesรน. Ormai non cโรจ piรน distinzione fra sacro e profano, perchรฉ tutto รจ santo. Il sabato รจ fatto per lโuomo, perchรฉ Gesรน, il figlio dellโuomo, รจ il Signore anche del sabato. Cosรฌ anche noi, come i suoi discepoli, siamo affrancati dalla legge e viviamo nella dimensione nuova del gioioso annuncio: Dio รจ qui! Lโotre vecchio si รจ rotto, perchรฉ cโรจ il vino nuovo.
La vita del cristiano รจ testimonianza della libertร dalla legge perchรฉ ripiena della gioia del giorno del Signore.
Siamo chiamati a cogliere per noi e per i fratelli la libertร che si annuncia in Gesรน per essere beati, travolti dallo Spirito della Buona Novella. Chiamati, come dice s. Agostino, ad essere โNoi stessi il settimo giornoโ.
ร la chiamata a seguire Gesรน diventando come lui che mette al primo posto lโuomo. Non si tratta di abolire tutte le leggi, si tratta invece di non divenirne schiavi e soprattutto di non divenire schiavi del demone della burocrazia che stupidamente noi riteniamo essere utile per gestire i rapporti fra le persone e fra le nazioni.
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