Il Messia degli esclusi ย
Non esiste povero o peccatore che non sia raggiunto dallโEvangelo di Gesรน. Gli esclusi, gli ultimi, sono i destinatari privilegiati del suo messaggio. Alla nascita di Gesรน, gli angeli proclamano: โNon temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarร di tutto il popolo: oggi vi รจ nato nella cittร di Davide un salvatore, che รจ il Cristo Signoreโ (Lc 2,10-11). E lo annunciano non ai sacerdoti o agli scribi, nella santitร del Tempio, ma a poveri pastori (Lc 2,8-20), considerati impuri, a causa della loro convivenza con gli animali, e ritenuti disonesti, a causa delle loro continue violazioni dei confini territoriali alla ricerca di pascoli per il loro bestiame.
Nella sua vita pubblica, Gesรน รจ lโโamico dei pubblicani e dei peccatoriโ (Mt 11,19), e non ha timore di turbare i benpensanti sedendo addirittura alla mensa di questi emarginati (Lc 5,27-32; 7, 36-50; 15,1-2; 19,1-10): e il mangiare insieme era per gli ebrei segno di massima intimitร (Ap 3,20). Gli scribi dei farisei ne erano quindi scandalizzati e โdicevano ai suoi discepoli: ยซCome mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?ยป. Avendo udito questo, Gesรน disse loro: ยซNon sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatoriยปโ (Mc 2,16-17).ย
La Legge imponeva: โSe uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, lโadultero e lโadultera dovranno esser messi a morteโ (Lv 20,10). Gesรน invece accoglie lโadultera perdonandola e rimandandola in pace (Gv 8,1-11).ย ย
Nella Bibbia sta scritto che non si doveva avere rapporti con i samaritani (Esd 4,3), considerati fuori della comunione di Israele perchรฉ razzialmente ibridi e con un culto spesso sincretista, che univa lโadorazione al Dio di Israele con quella ad altre divinitร (2 Re 17,34-41
Ma Gesรน va anche in Samaria ad annunciare il Regno di Dio, anche se รจ respinto dai samaritani perchรฉ sta andando a Gerusalemme, mentre essi adorano Dio sul monte Garizim (Lc 9,52-55). E unโaltra volta si ferma a parlare con una donna samaritana per annunciare a lei, al pozzo di Giacobbe, il Regno di Dio (Gv 4,1-43).ย
Al Tempio non potevano accedere i malati e i pagani: โยซQuanto ai ciechi e agli zoppi, sono in odio a Davideยป. Per questo dicono: ยซIl cieco e lo zoppo non entreranno nella casaยปโ (2 Sam 5,8). Alla fine dellโepisodio della cacciata dei venditori dal tempio, Matteo annota: โGli si avvicinarono ciechi e storpi nel tempio ed egli li guarรฌโ (Mt 21,14): in Gesรน nessuno รจ piรน emarginato: tutti ormai sono ammessi nella casa di Dio.
Gesรน si lascia toccare da โuna donna, che da dodici anni era affetta da emorragiaโ (Mc 5,25-34), anche se la Legge lo proibiva (Lv 15,19-27), non rifiuta i gesti di affetto di una peccatrice, suscitando lโindignazione di benpensanti (Mc 14,3-9), tocca i lebbrosi per guarirli (Mc 1,40-45), rompendo la segregazione legale a cui erano costretti (Lv 13,45-46), facendoli risorgere dalla loro morte socialeโฆ La sua misericordia raggiunge tutti!
Gesรน si commuove
Di fronte ad ogni infermitร o bisogno, Gesรน โsi commuoveโ, โsente compassioneโ. Sono termini molto forti, che ritroviamo nei Vangeli per esprimere i sentimenti del Signore di fronte al lebbroso: โMosso a compassione (splanchnisthรจis), stese la manoโ (Mc 1,41);ย alle folle senza guida e affamate: โVide molta folla e si commosse (esplanchnรฌsthe) per loro, perchรฉ erano come pecore senza pastoreโ (Mc 6,34); โSento compassione (splanchnรฌzomai) di questa folla, perchรฉ… non hanno da mangiareโ (Mc 8,2); alla gente che non ce la fa piรน: โVedendo le folle ne sentรฌ compassione (esplanchnรฌsthe) perchรฉ erano stanche e sfiniteโ (Mt 9,36); ai malati: โSentรฌ compassione (esplanchnรฌsthe) per loro e guarรฌ i loro malatiโ (Mt 14, 14); alla vedova di Naim: โIl gnore ne ebbe compassione (esplanchnรฌsthe) e le disse: ยซNon piangereโ (Lc 7,13)โฆ Eโ sempre usato il verbo splanchnรฌzomai, che indica commozione viscerale, che richiama lโutero materno: รจ il fremito di una madre per i suoi figli, รจ unโemozione intensissima.
Scriveva Papa Giovanni Paolo II: โSoprattutto con il suo stile di vita e con le sue azioni, Gesรน ha rivelato come nel mondo in cui viviamo รจ presente lโamore, lโamore operante, lโamore che si rivolge allโuomo e abbraccia tutto ciรฒ che forma la sua umanitร . Tale amore si fa particolarmente notare nel contatto con la sofferenza, lโingiustizia, la povertร , con tutta la condizione umana storica, che in vari modi manifesta la limitatezza e la fragilitร dellโuomo, sia fisica che morale. Proprio questo manifestarsi dellโamore divino viene denominato, nel linguaggio biblico, misericordia. Cristo, cosรฌ, rivela Dio che รจ Padre, che รจ amore, che รจ ricco di misericordia, come si esprimono san Giovanni e san Paolo nelle loro lettereโ.ย
Una vita di misericordia
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Cosรฌ Papa Francesco sintetizza la vita di Gesรน: โCiรฒ che muoveva Gesรน in tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno piรน veroโฆ Dopo aver liberato lโindemoniato di Gerasa, gli affida questa missione: ยซAnnuncia ciรฒ che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per teยป (Mc 5,19). Anche la vocazione di Matteo รจ inserita nellโorizzonte della misericordia. Passando dinanzi al banco delle imposte gli occhi di Gesรน fissarono quelli di Matteo. Era uno sguardo carico di misericordia che perdonava i peccati di quellโuomo e, vincendo le resistenze degli altri discepoli, scelse lui, il peccatore e pubblicano, per diventare uno dei Dodici (Mt 9,9). San Beda il Venerabile, commentando questa scena del Vangelo, ha scritto che Gesรน guardรฒ Matteo con amore misericordioso e lo scelse: miserando atque eligendo. Mi ha sempre impressionato questa espressione, tanto da farla diventare il mio mottoโ.
Sia la nostra vita, come quella di Gesรน, solo misericordia per gli ammalati, i poveri, gli oppressi, gli esclusi!
Carlo Miglietta
Da: C. MIGLIETTA, LA MISERICORDIA DI DIO. Percorso biblico per lโAnno Santo della Misericordia, con presentazione di S. E. Mons. Guido Fiandino, Gribaudi, Milano, 2015
Il commento alle letture di domenica 11 dicembre 2022 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.



