La venuta del regno di Dio.
Gesรน aveva iniziato la sua predicazione annunciando l’avvento del suo regno: ยซConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicino!ยป. Molti avevano perรฒ frainteso quel messaggio. Erano convinti che il messia atteso dovesse restaurare il regno di Israele, riportarlo al primitivo splendore, riaffermarne il primato sancito da Dio stesso. Una visione tutta umana e ben lontana dalla veritร che Cristo stava annunciando.
Egli parla del Regno dei cieli e aggiunge, volendo far conoscere la veritร della sua missione: ยซIl regno di Dio รจ in mezzo a voiยป. Ribadisce in un altro contesto che il regno di cui egli parla รจ l’ereditร dei santi: ยซVenite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondoยป. Nonostante ciรฒ sarร vittima di quell’equivoco lo stesso Giuda Iscariota, che, deluso nelle sue attese, svenderร il suo maestro per pochi denari.
Fino all’ultimo Gesรน, prossimo alla sua passione, cercherร di correggere tale errore: ยซIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนยป. La domanda dei farisei รจ ancora sulla scia della loro visione distorta sul significato del Regno. Una visione che, tra l’altro, non รจ stata mai smessa nel corso della storia. La Chiesa spesso ha subรฌto il fascino del potere e la tentazione del dominio. Pur adorna di divina bellezza, รจ stata piรน volte macchiata dalle umane debolezze.
Gesรน aveva preventivamente messo in guardia i suoi da questa umana tentazione: ยซSe uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tuttiยป e ancora: ยซVoi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dรฒminano, e i loro grandi esรจrcitano su di esse il potere. Fra voi perรฒ non รจ cosรฌ; ma chi vuol essere grande tra voi si farร vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarร il servo di tutti. Il Figlio dell’uomo infatti non รจ venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป.
Tutto il contrario di ciรฒ che pensavano e facevano gli scribi e i farisei: ยซTutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare “rabbรฌ” dalla genteยป.
La Chiesa e tutti noi che siamo le sua membra, vive in attesa del Regno. E in ciรฒ non possiamo prescindere dalla virtรน dell’umiltร ; il nostro compito nel Regno รจ quello di affermare con tutta la nostra vita il primato assoluto di Dio. Non dovremmo essere ancora noi a ripudiare il Cristo perchรฉ si รจ lasciato inchiodare alla croce. Il suo regno ora รจ il regno dei risorti.
Monaci Benedettini Silvestrini
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