Come vorrei che questa semplice veritร di vita โ โtu sei il Cristo, il Figlio del Dio viventeโ โ potesse scaturire come professione di fede, come martyria, dal profondo del mio cuore. Come vorrei che tutto il mio corpo fremesse gridando questa veritร di vita, della mia vita. Come vorrei che ogni singolo momento della mia esistenza non fosse altro che un gridare: โtu sei il Cristoโ.
La mia persona che grida questa veritร , sarebbe una persona profondamente in contatto con se stessa, sarebbe profondamente in contatto col mondo. Non ci sarebbe piรน alcun angolo dove questa veritร sarebbe oscurata. Non vi sarebbe piรน alcuna risposta compiacente al mondo. Non vi sarebbe piรน necessitร di risposte giuste; vi sarebbero, infatti, solo risposte vere.
La veritร di questa professione di fede, diverrebbe la vita di Cristo che stillerebbe in me, senza piรน alcuna goccia di esterioritร . Sarei in contatto con tutto me stesso. Piรน sarei in contatto con me stesso e piรน, allo stesso tempo, sarei distaccato da me stesso. E nelle fessure di questo contatto/distacco stillerebbe la vita del mondo. Sarei in profonda comunione con la creazione e con le persone che questa creazione abitano. Senza pretesa di convincere alcuno, semplicemente il desiderio di vivere e di comunicare ai fratelli quanto vivo, non a parole ma con lโesistenza.
Infatti a Pietro nรฉ la carne nรฉ il sangue gli hanno comunicato questa veritร , ma il Padre. Piรน il Padre รจ radicato dentro di noi e piรน questa veritร smette di essere veritร teorica e diventa veritร di vita. Una veritร sperimentata dalla cura che il Padre ha per noi, non solo per me. Quando ci prende in braccio; quando ci consola nella nostra inconsolabilitร ; quando ride con noi; quando piange perchรฉ siamo nel pianto.
In fondo รจ un modo per potere gridare con tutto me stesso: โNon sono piรน io che vivo ma รจ Cristo che vive in meโ. Cosa cโรจ di piรน grande per un innamorato di potere dire questo nei confronti dellโamata e viceversa? Credo nulla! Lo stesso dicasi del nostro rapporto con Dio. Tutto il resto passa in secondo piano.
Noi sappiamo che anche se questo avvenisse, oggi ci ritroveremmo, oggi mi ritrovo, a dovere rapportarmi col rifiuto della logica della saggezza evangelica. A questo Cristo a cui il nostro cuore รจ totalmente dedicato ci parla di passione e di capacitร di dare la vita per gli amici. A questo Cristo che predica questa sua vocazione, comunicandoci fra le righe anche la nostra, noi gridiamo con Pietro: โDio non voglia, Signore; questo non ti accadrร maiโ.
Sรฌ perchรฉ ogni volta che sento la Parola scendere dentro di me, sconquassarmi con la sua veritร e bellezza. Ogni volta che sento tutto il mio corpo attirato da questa veritร fin nel profondo delle mie viscere, scopro, poco piรน in lร , in qualche angolo del mio colon, una vocina che grida rabbiosa come un piccolo cane fastidioso. Il grido si fa sempre piรน forte ed insistente. Il grido diventa irritante. Fino a scoppiare in un grido di rabbia: โquesto non accadrร maiโ. Mentre urlo questo il volto di Cristo ha lasciato il posto al volto del fratello di turno, urtante e sgodevole. Quel fratello che ormai col grido di rabbia che suscita in me, occupa tutta la visuale dei miei occhi e lโorizzonte dei miei sentimenti.
E Ti ritorno a cercare. Ti ritorno a cercare perchรฉ desidero come non mai che tu oggi, che dico ora, concluda di nuovo con noi la tua alleanza e dica a me, a noi oggi: โporrรฒ la mia legge dentro di loro, la scriverรฒ sul loro cuore. Allora io sarรฒ il loro Dio ed essi saranno il mio popolo; e non dovranno piรน istruirsi perchรฉ tutti mi conoscerannoโ (Ger 31, 33).ย Nel ritornare a cercare, questa mattina, ti chiedo: parla al mio cuore, parla al cuore del mondo, perchรฉ le tue parole dโamore di innamorato dellโuomo, possano essere accolte ed essere scritte sul nostro cuore. Perchรฉ quanto professiamo con la bocca possa essere un canto dโamore che, sgorgando dal nostro cuore, diventi danza coi nostri piedi, caritร con le nostre mani, gioia coi nostri sentimenti, passione con la nostra pancia, compassione con i nostri occhi, accoglienza con i nostri orecchi, sentire con le nostre narici, dolcezza con le nostre carezze.
Su questo, su questo cuore scritto di nuovo anche oggi con la sapienza della grazia di Dio, su di noi Cristo possa fondare la sua Chiesa, la comunitร in cui viviamo, la famiglia che amiamo. Tutto possa essere un pensare e un agire secondo Dio e non secondo gli uomini, secondo la legge dellโamore e non secondo la rabbia omicida che spesso invade il mio cuore e oscura le mie giornate.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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