don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 21 Luglio 2022

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ACCOLTI NEL MISTERO D’AMORE CHE CI FA FIGLI NEI QUALI RISPLENDE IL VOLTO DEL PADRE PER OGNI UOMO

Le parabole di Gesรน rivelano il cuore. Se indurito e ostinato nella propria volontร  non puรฒ capirle, e restiamo ciechi e sordi di fronte agli eventi, incapaci di accoglierli come volontร  buona di Dio per noi. Con il suo amore gratuito che arriva a noi per mezzo della predicazione della Chiesa, e che nella sua comunione sperimentiamo accostandoci alle liturgie e ai sacramenti, Cristo schiude il cuore allo stupore grato della beatitudine che anticipa il Cielo. In esso possiamo ascoltare e comprendere le parabole che illuminano la storia per accogliere la volontร  di Dio che essa ci consegna. Cosรฌ anche le orecchie e gli occhi della carne ascolteranno e vedranno l’amore di Dio come il senso autentico della parabola che รจ ogni evento con cui Egli ci parla.

Gesรน ci ama infinitamente, ed รจ l’unico a renderci beati perchรฉ รจ lo Sposo fedele che, nella Chiesa dove ci ha chiamati per pura Grazia, ci rivela ogni mistero del suo cuore. In essa possiamo infatti “ascoltare” la sua Parola mentre la “vediamo” compiuta nella nostra vita. In questo modoย il Signore ci sono spiega le Parabole, immagini tratte dalla realtร  che svelano innanzitutto i pensieriย dei nostri cuori, per poi illuminare quelli di ogni uomo.

Anche noi eravamo meritevoli d’ira, come tutti, ma nelle viscere di misericordia della Chiesa il Signore ci ha apertoย occhi e orecchi per mezzo dello Spirito Santo:ย โ€œProprio questi sono i figli, i signori, gli dei: gli schiavi, i prigionieri, i disprezzati, i crocifissiโ€ฆ Questi, unti con lโ€™unguento estratto dal legno della vita, Gesรน Cristo, e dalla pianta celeste, sono resi idonei a raggiungere il culmine della perfezione, del Regno e dellโ€™adozione; infatti quelli che sono intimi del Re del Cielo, e ancorati alla fiducia dellโ€™Onnipotente, entrano fin da questo mondo nel suo palazzoโ€ฆ e neppure si meravigliano come di cosa insolita e nuova di essere chiamati a regnare con Cristo, grazie allo Spirito che li colma di fiducia.

Perchรฉ, mentre ancora vivono sulla terra, sono posseduti da quella soavitร  e dolcezza, da quella forza che รจ propria dello Spirito. Poichรฉ giร  prima hanno potuto conoscere i misteri della Graziaโ€ฆ Noi infatti, pur vivendo ancora sulla terra, abbiamo in Cielo la nostra cittadinanza, vivendo secondo il nostro uomo interiore come se giร  fossimo nellโ€™eternitร โ€ (Da unโ€™antica Omelia del IV secolo).

Gesรน dunque ci rivela i misteri del Regno facendocene sperimentare un anticipo nella beatitudine celeste che scaturisce dall’amore che, riversato nei nostri cuori, si traduce in pensieri, parole e opere soprannaturali come il perdono che abbraccia anche chi ha tradito, il dono di se stessi sino a caricare il peccato dell’altro, accettare malattie e umiliazioni sul lavoro. Anche quando Gesรน non spiega qualche avvenimento doloroso, ce ne rivela il senso nella profonditร  del cuore, dove il suo amore illumina ogni istante della nostra storia.

SI tratta della “esah” di Dio, la volontร  misteriosa nella quale Egli conduce Giobbe ad esempio, intraducibile nei lessici occidentali, un progetto d’amore pensato e calibrato nei particolari, che si incarna nella nostra storia concreta, passata, quella presente, quella futura. Il senso profondo di ogni parabola infatti, รจ che Dio รจ fedele in ogni sua opera, perchรฉ sulla Croce ha svelato il mistero del suo amore che rovescia ogni prospettiva e criterio umano, muovendo a compiere la volontร  di Dio che la carne non puรฒ accettare, in una consegna di sรฉ che solo l’amore ricevuto puรฒ realizzare. Chi ha il cuore indurito non lo sa, per questo di fronte al male e alla morte non ha parole, se non la solita indignazione coagulata in frasi rancide di retorica e proclami effimeri.

E a un popolo di dura cervice, a questa generazione incredula e perversa siamo inviati come una parabola che desti gli uomini alla Veritร . Chiunque non ha conosciuto Dio come suo Padre รจ idolatra, per questo, come gli idoli, “pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono… sono infatti diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani”.

Ma a tutti รจ offerta una possibilitร : la beatitudine dei cristiani, sigillo di autenticitร  impresso sull’amore di Dio Padre, la gioia autentica e la pace inossidabile che siamo chiamati a vivere e a rivelare mentre siamo crocifissi con Cristo. Solo su di essa, infatti, i nostri occhi sono beati perchรฉ vedono il compimento di ogni profezia nel sacrificio d’amore dell’Agnello che molti profeti e giusti hanno desiderato vedere; e sono beati anche i nostri orecchi perchรฉ nella Chiesa possono ascoltare l’annuncio della sua vittoria, primizia del Regno i cui misteri risplendono dinanzi al mondo nella vita nuova che si compie in noi.

Stai con me, e io inizierรฒ a risplendereย come tu risplendi,
a risplendere fino ad essere luce per gli altri.
La luce, o Gesรน, verrร  tutta da te:
nulla sarร  merito mio.
Sarai tu a risplendere,ย attraverso di me, sugli altri.
Fa’ che io ti lodi cosรฌย nel modo che tu piรน gradisci,
risplendendo sopra tutti coloro
che sono intorno a me.
Dร  luce a loro e dร  luce a me;
illumina loro insieme a me, attraverso di me.
Insegnami a diffondere la tua lode,la tua veritร , la tua volontร .
John Henry Newman

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