Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vangelo del 14 Luglio 2022

458

Imparate da me!

La liturgia della parola oggi ci si presenta come un grande respiro di speranza e di fiducia nel Signore. Meravigliosa รจ la preghiera di Isaรฌa che esprime in modo mirabile il suo anelito verso il Signore da cui attende la salvezza anche se nella vita, la sofferenza รจ stata compagna inseparabile, paragonabile a quella di una donna nelle doglie del parto.

Purtroppo, lontano da Dio, anzichรฉ dare vita a qualche cosa di nuovo, si genera solo vento perchรฉ manca il suggello del Signore. Ma la speranza dรฒmina su tutto e quindi il profeta afferma con decisione che per virtรน dell’Altissimo di nuovo vivranno i tuoi morti e risorgeranno i cadaveri. Il salmo responsoriale riafferma quanto il profeta annunziava: una ricostruzione del popolo d’Israele per virtรน del suo Dio a cui renderanno gloria tutti i re e i popoli della terra: Annunzio meraviglioso che si verifica nella Chiesa del Signore aperta, a tutte le nazioni.

Quasi a completare questo quadro di speranza per la affaticata umanitร , in balรฌa di sofferenze personali, familiari, nazionali e mondiali, risuona l’invito del Signore Gesรน che apre a tutti, in particolare a chi sente maggiormente il peso della via, il suo Cuore. Venite a me! A volte forse si ha paura di andare al Signore temendo che Egli ci chieda troppo… eppure egli afferma che il suo giogo รจ dolce e leggero.

Possiamo gustare questa gioia rispondendo all’invito di andare a Lui, nelle nostre angosce, sia nell’Eucaristia, presente nelle nostre chiese, sia ascoltando o leggendo la parola del Signore che diventa come rugiada luminosa e quindi capace di darci ristoro e sostegno nel faticoso cammino quotidiano.

Monaci Benedettini Silvestrini

Photo by Aaron Burden on Unsplash