A quale Dio abbiamo donato la nostra vita ma, soprattutto, quale Dio ha donato la sua vita per noi?
Un Dio, Gesรน, che รจ uscito di casa, ha lasciato la sua casa per entrare nel mondo, che ha fatto del mondo la sua casa, la casa di Dio. Non un tempio, ma una casa. La casa di Dio non รจ sul monte Garizim come vorrebbero i Samaritani e neppure a Gerusalemme come vorrebbero gli Ebrei e neppure nelle nostre chiese come vorremmo noi. La casa di Dio รจ il cuore dellโuomo che adora il Padre in spirito e veritร , la casa di Dio รจ la strada, la casa di Dio sono le nostre case. Nel tempio ci ritroviamo come comunitร per lodare e adorare: il vero tempio รจ la nostra casa, la casa del nostro cuore.
Da questa casa noi siamo chiamati a partire, noi abitati dal Signore siamo chiamati a partire. ร strada facendo che incontriamo chi attende la Buona Novella, magari senza saperlo lui e senza saperlo noi. ร strada facendo che noi riscopriamo la bellezza della gratuitร . Noi che non siamo piรน abituati a sentirci pellegrini perchรฉ se andiamo in un posto prenotiamo un albergo e se qualcuno viene a chiederci ospitalitร gli rispondiamo quasi scandalizzati di questa eventualitร .
ร sulla strada che riscopriamo il volto di un Dio che ha dato se stesso per noi, lasciando la sua casa, prendendo dimora in noi e in mezzo a noi, il tutto con gratuitร .
Noi abbiamo bisogno del tempio e il tempio ha certe necessitร che rischiano di uccidere il dono gratuito. Il tempio ha bisogno di messe pagate e di sacramenti ben retribuiti, per potere sostenersi, certo, ma non certo per manifestare il volto del Padre che nel Figlio si dona in gratuitร allโumanitร animata ad adorarlo grazie allo Spirito.
Non sono un illuso tanto da credere che senza possibilitร economiche si possa fare tutto. Ma non รจ questo il punto. Il punto รจ se lโandare ad annunciare gratuitamente la Buona Novella agli uomini sia ancora il nostro compito principale oppure se tutto questo รจ passato in secondo ordine rispetto alla salvezza di una struttura che rischia di essere sempre piรน autoreferenziale, attenta a se stessa piรน che al suo mandato.
Se questo fosse vero la chiesa non avrebbe piรน senso di esistere perchรฉ avrebbe tradito la sua vocazione. Non รจ un discorso per chiudere con la Chiesa ma per chiedere a gran voce che ritrovi la strada che il Signore Gesรน gli ha tracciato. ร gridare a Dio perchรฉ purifichi i nostri sguardi e il nostro cuore da quello che abbiamo messo al Suo posto; quelle false immagini di Dio che creano modi inadeguati e pericolosi di parlare di Lui e di testimoniarlo. La tentazione di approfittare del vangelo per se stessi รจ peccato continuamente accovacciato dietro la porta della nostra casa. Porta chiusa e non piรน aperta; porta per tenerci al sicuro e non piรน utile per andare a portare. Porta per escludere anzichรฉ via per uscire.
Ciรฒ che noi annunciamo รจ legato al come lo annunciamo e al perchรฉ lo doniamo. Questo come emerge benissimo quando noi accettiamo di entrare in una situazione non chiara, scabrosa, dove possiamo essere rifiutati e il vangelo con noi.
Uscire di casa significa accettare questa sfida. Ma ancor piรน la nostra reazione di fronte al rifiuto รจ segno del come e del perchรฉ noi comunichiamo il vangelo. Lโopposizione al vangelo รจ descritta da Gesรน con una reazione, quella di scuotere la polvere dai vostri piedi, che รจ reazione chiara, che non chiude gli occhi di fronte alla realtร . Non chiude di fronte al fatto che questo sia un segno per andare oltre, in unโaltra casa, in unโaltra cittร . Un segno inequivocabile a non fare il nido da nessuna parte ma ad uscire di nuovo.
Ma รจ allo stesso tempo un segno inerme: non si taglia la testa a nessuno perchรฉ non si converte; non lo si obbliga a nulla. A Dio sta piรน a cuore la nostra libertร che non tutti i dogmi della chiesa.
Reazione sรฌ, ma inerme, perchรฉ il giudizio non appartiene a noi; neppure ai preti e a certi sedicenti confessori che confondono il confessionale con un tribunale: il giudizio, grazie a Dio, appartiene solo a Dio e nelle sue mani misericordiose va lasciato.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Liberi da ogni responsabilitร sullโaccoglienza o meno dellโannuncio, ma sempre pronti a riprendere la strada uscendo di casa, uscendo dai nostri templi sempre meno abitati da Dio e dai due o tre riuniti nel suo nome che assicurano la sua presenza.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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