Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 6 Luglio 2022

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In questo Vangelo conosciamo i Dodici, gli amici stretti di Gesรน. Di alcuni discepoli si dice di chi sono figli o fratelli, di altri viene menzionata la terra dโ€™origine, di Matteo invece – lo stesso che scrive questo Vangelo – si dice che รจ un pubblicano.

Perchรฉ Matteo non ha scritto di chi รจ figlio o da dove proviene? Perchรฉ ci ha tenuto a sottolineare che lui รจ โ€œil pubblicanoโ€? (Accezione non vista proprio di buon occhio ai tempi di Gesรน) Non lo sappiamo con certezza. Agli occhi degli altri quello โ€œstatusโ€, quella condizione era una vergogna, un disonore, ma Matteo scrive di suo pugno che era un pubblicano.

Riconosce in ciรฒ che per la societร  e forse anche per lui stesso era un aspetto di sรฉ da rimuovere, la sua occasione di salvezza. รˆ proprio al tavolo delle imposte, mentre Matteo โ€œfa il pubblicanoโ€, che Gesรน lo chiama.

Immaginiamo di scrivere il nostro nome dopo quellโ€™elencoโ€ฆcosa ci scriveremmo accanto?

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