In questo Vangelo conosciamo i Dodici, gli amici stretti di Gesรน. Di alcuni discepoli si dice di chi sono figli o fratelli, di altri viene menzionata la terra dโorigine, di Matteo invece – lo stesso che scrive questo Vangelo – si dice che รจ un pubblicano.
Perchรฉ Matteo non ha scritto di chi รจ figlio o da dove proviene? Perchรฉ ci ha tenuto a sottolineare che lui รจ โil pubblicanoโ? (Accezione non vista proprio di buon occhio ai tempi di Gesรน) Non lo sappiamo con certezza. Agli occhi degli altri quello โstatusโ, quella condizione era una vergogna, un disonore, ma Matteo scrive di suo pugno che era un pubblicano.
Riconosce in ciรฒ che per la societร e forse anche per lui stesso era un aspetto di sรฉ da rimuovere, la sua occasione di salvezza. ร proprio al tavolo delle imposte, mentre Matteo โfa il pubblicanoโ, che Gesรน lo chiama.
Immaginiamo di scrivere il nostro nome dopo quellโelencoโฆcosa ci scriveremmo accanto?
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