Lโultimo tragitto che separa Gesรน da Gerusalemme inizia con un incidente di percorso. Un gruppo di Samaritani si rifiuta di farlo entrare nel proprio villaggio. ร lโinfinita libertร dellโuomo che decide vittorie o sconfitte anche per il Figlio di Dio, non accorgendosi che ogni volta che Gesรน perde, sono in realtร loro stessi a perdere.
Nonostante ciรฒ, Dio non si rimangia lo spazio di libertร che ha concesso allโuomo. Senza di essa, non ci sarebbe nulla, non esisterebbe nemmeno lโamore, sarebbe tutto semplicemente determinato, stabilito, artificialmente perfetto. Ma il Vangelo non nasconde nulla, non tace anche le chiusure, i fallimenti pastorali, e le frustrazioni dei discepoli che a quella chiusura rispondono con la violenza:
ยซSignore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?ยป.
Non riescono a sopportare il fatto che qualcuno si chiuda a quel messaggio, non riescono a tollerare le vertigini della libertร che si portano addosso anche quelli che dicono di no. Lโamicizia con Gesรน, la spiritualitร appresa in quegli anni non li tutela dalla tentazione dellโintegralismo. Ed รจ proprio Gesรน a richiamarli alle logiche vere, non a quelle delle loro aspettative:
โSi voltรฒ e li rimproverรฒ. E si misero in cammino verso un altro villaggioโ. […] Continua a leggere nella pagina Facebook di don Luigi.
Proporre, non imporre
Commento del 2019.



