don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 2 Giugno 2022

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“per quelli che crederanno in me mediante la loro parola”

Perchรฉ Dio ci ha dato il dono della parola? Poteva creare l’essere umano anche senza la facoltร  del linguaggio. Invece Dio ne ha fatto una facoltร  propria dell’essere umano, al di sopra di quella di ogni altro essere vivente. Ha dato a questa facoltร  un valore cosรฌ grande che รจ tra quelle che rendono l’uomo a immagine e somiglianza di Dio.

Che bello pensare che mediante le nostre parole Dio ci lega gli uni agli altri, ma per unirci a Sรฉ. Il fine del linguaggio umano non รจ socializzare, nรจ semplicemente informare, trasmettere dei contenuti. Ma รจ introdurre gli altri nell’amore di Dio. Dio ha voluto che fossero le nostre parole lo strumento privilegiato per trasmettere la fede, far incontrare Dio e entrare in comunione con Lui.

Uno strumento tanto fragile, manipolabile, falsificabile รจ quanto Dio preferisce per permettere agli altri uomini di incontrarlo. E questo perchรจ la forza delle parole dell’uomo di fede non hanno bisogno di retorica, di tecniche di persuasione, o di altri umani escamotage. Hanno la forza dello Spirito, capace di penetrare in profonditร  nella mente e nel cuore di chi ascolta e farci provare la libertร  autentica che sperimenta chi ascolta la Veritร , e la gioia di chi viene toccato dall’Amore di Dio.

Nelle tue semplici parole se traspare la tua fede tu puoi trasmettere tutto ciรฒ.ย 

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