don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 23 Maggio 2022

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Anche voi date testimonianzaโ€ฆ

La testimonianza dei credenti, dei martiri, puรฒ essere compresa solo alla luce di quella di Cristo. E qual รจ la testimonianza del testimone fedele?ย Dio รจ amore! Padre, perdona perchรฉ non sanno quello che fanno. Venga il tuo Regno! Perdona i nostri peccati cosรฌ come noi perdoniamo coloro che ci offendono.

Il martirio รจ davvero lโ€™apice del cammino del discepolo. Noi possiamo non morire di morte violenta, ma nella nostra vita cristiana, volenti o nolenti, dobbiamo esprimere la possibilitร  che questo avvenga.
Dalle parole di Gesรน emerge che lร  dove si manifesta la presenza di Dio, si manifesterร  anche la divisione. Infatti, chi vuol essere discepolo del Cristo crocifisso, deve davvero mettere nel conto questa morte โ€œcomeโ€ la sua; chi realmente esprime la sequela totale, pur non accorgendosene, diventa motivo di divisione โ€“ come la Parola, che โ€˜divideโ€™ lโ€™anima dallo spirito.

Il martirio รจ la testimonianza perfetta della sequela. Il cristiano-testimone, pertanto, non puรฒ seguire il Crocifisso da lontano come faceva Pietro, ma รจ coinvolto in qualche modo nel cammino del Cristo. โ€œCerto, non ogni sequela si conclude di fatto con il martirio, ma ogni vera sequela ne custodisce la possibilitร . Il martirio รจ un dono che Dio fa ad alcuni, ma la disponibilitร  a testimoniare sino alle ultime conseguenze fa parte della struttura โ€˜normaleโ€™ del discepolatoโ€ (Maggioni).

Testimoni della Veritร . Testimone รจ il discepolo che prende parte al processo ponendosi a fianco del Maestro; vi รจ infatti la tentazione per il discepolo di mettersi dalla parte del mondo. Crescendo, col passare degli anni, infatti, il dubbio che Gesรน sia il testimone della Veritร , non ci proviene piรน dallโ€™esterno, bensรฌ dal nostro cuore. Il martirio รจ il destino della veritร , non della menzogna; รจ il destino della mitezza, non della violenza.

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Testimoni della regalitร : โ€œIl mio regno non รจ โ€˜daโ€™ questo mondoโ€ (Gv 18,36). La regalitร  di Gesรน รจ nuova, perchรฉ altra rispetto alla regalitร  mondana. La regalitร  del Figlio non si esprime nella difesa di sรฉ, ma nel dono della vita; non nella violenza o nel sopruso, ma nellโ€™amore e nel servizio.

Quando si proclama lโ€™assolutezza di Dio, inevitabilmente si scardina qualcosa nella propria vita. Il martirio, infatti, รจ un processo, un percorso. Il martire รจ sempre scarnificato: quando proclama la veritร , la regalitร  di Dio, la prima scarnificazione avviene dentro di sรฉ. Ma รจ proprio questo percorso che lo conduce al martirio: ciรฒ che trasforma una morte violenta in martirio รจ la veritร  per la quale il testimone subisce violenza, non lโ€™intenzione di chi lo colpisce.

โ€œCiรฒ che rende la morte un gesto di libera offerta a Dio e agli uomini non รจ necessariamente la consapevolezza del momento, ma la libera scelta del modo di vivere che a quella morte ha condotto. La libertร  del morire รจ racchiusa in una libertร  precedente: quella di aver scelto un modo di vivereโ€ฆ esposto alla contraddizione e alla violenza; il martire non sceglie la morte ma un modo di vivere come Gesรนย โ€.
Testimoni della solidarietร  e della condivisione. โ€œFare proprie le sofferenze degli altri, scendere ogni gradino fino a porsi accanto allโ€™infimo dei peccatori, legare la radice dellโ€™anima del peccatore alla propria anima, soffrire per amore dโ€™Israele, รจ appunto ciรฒ che Cristo ha compiuto. E i martiri sono abilitati a compiere la stessa cosa, proprio perchรฉ sono convinti che Cristo soffra in loro e assieme a loroโ€.

La Tradizione ne sottolinea alcune forme;
โ€“ laย preghiera di intercessione; il martire, nel momento della morte, si fa intercessore per i fratelli: โ€œSignore, non imputare loro questo peccatoโ€ (At 7,60). Lโ€™intercessione del martire continua anche dopo la morte;
โ€“ย i pesi degli altri. Cโ€™รจ una condivisione reciproca che รจ un martirio volontario; tale condivisione รจ intesa nel senso di prendersi gli uni i pesi degli altri, i peccati degli altri!

Si racconta che ยซdue monaci andarono al mercato per vendere la loro merce, e uno di loro, dopo che si fu separato dallโ€™altro, cadde nella fornicazione. Lโ€™altro, venuto da lui, gli disse: โ€œTorniamo alla nostra cella, fratelloโ€, ma quegli rispose: โ€œNon vengoโ€. E lโ€™altro lo pregava: โ€œPerchรฉ fratello mio?โ€ Ed egli: โ€œPerchรฉ, quando ti sei allontanato da me, sono caduto in fornicazioneโ€. Lโ€™altro, volendo guadagnarlo, cominciรฒ a dirgli: โ€œEโ€™ accaduto cosรฌ anche a me, quando mi sono diviso da te; ma andiamo, facciamo penitenza con tutte le forze e Dio ci perdonerร โ€. Tornati, confessarono agli anziani quanto era loro accaduto; questi diedero loro ordine di fare penitenza, e cosรฌ uno faceva penitenza per lโ€™altro, come se anche lui avesse peccato. Dio, vedendo la fatica della sua caritร , pochi giorni dopo rivelรฒ ad uno degli anziani che, per amore del fratello che non aveva peccato, aveva perdonato al peccatore. Ecco, questo significa deporre la propria vita per il fratelloยป.
Questo รจ il martirio, questa รจ la condivisione: assumere il peccato dellโ€™altro, portare gli uni il peso degli altri.

โ€“ laย paternitร /maternitร  spirituale
โ€œil padre spirituale non รจ meramente un consulente che distribuisce consigli distaccati, da una distanza di sicurezza; e neppure uno che si limita a pronunciare la formula di assoluzione in maniera strettamente giuridica; neppure un confessore, sebbene questi agisca in ottica sacramentale. Egli รจ, fondamentalmente, uno che si fa garante dei propri figli spirituali, assumendo il peso della loro angoscia e della loro colpa sulle proprie spalle, rispondendo per loro al giudizio finale, e unendosi a loro mediante lโ€™amoreโ€.
Il fratello รจ colui che si โ€˜addossaโ€™ lโ€™altro, se lo carica.
Ma se il martirio รจ tutto questo, allora cโ€™รจ davvero necessitร  dello Spirito Santo, perchรฉ senza Spirito non si dร  martirio. Un detto dei Padri del deserto afferma: โ€œDร  sangue ed otterrai lo Spiritoโ€, evidenziando cosรฌ la circolaritร  profonda tra ascesi, martirio quotidiano e Spirito Santo.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM