don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 17 Maggio 2022

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โ€œDobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioniโ€.
โ€œVi lascio la pace, vi do la mia paceโ€.

Sono le parole che fanno da inclusione alla ricchezza della Parola di Dio dispensata per noi in questa Divina Liturgia: tribolazione e pace.
Lโ€™adesione al Vangelo e alla persona di Cristo non รจ mai indolore. Lโ€™appartenenza a lui รจ sempre confrontata con situazioni che la minano alla base. Per questo lโ€™essere credente non รจ uno status che si conserva a prescindere: esso รจ sempre di nuovo da decidere anche a prezzo della propria esistenza come puรฒ testimoniare lo stesso Paolo che proprio poco prima aveva conosciuto persino la lapidazione.

La tribolazione รจ anzitutto qualcosa che ha a che fare con il nostro cuore: la nascita dellโ€™uomo nuovo pensato secondo Dio โ€“ mai avvenuta una volta per tutte โ€“ passa sempre attraverso la morte di tanti aspetti che, se lasciati a se stessi, rischiano di soffocare sul nascere la vita nuova. Dentro di noi, anzitutto, cโ€™รจ qualcosa che mette a dura prova la saldezza della fede. Si tratta di qualcosa che attinge a tutto il mondo delle nostre passioni e dei nostri stati dโ€™animo, fatti di risentimento, rancore, inimicizia, pigrizia.

E, tuttavia, cosรฌ come รจ accaduto al Signore e a tutti coloro che lo hanno seguito fino in fondo, cโ€™รจ anche una opposizione esteriore. Lo aveva detto anche Gesรน proprio alla vigilia della sua passione:ย โ€œvoi avrete tribolazione nel mondoโ€. Scegliere lo stile di vita del Signore Gesรน espone sempre al confronto. Gesรน identifica questo confronto giร  in quelli di casa propria. Per questo รจ necessario esserne consapevoli. A chi intendesse il cristianesimo come un itinerario verso magnifiche sorti e progressive, Gesรน ripete che ha imboccato una strada sbagliata.
Che cosโ€™รจ la tribolazione? รˆ una vera e propria spina dolorosa materiale o metaforica. La spina piรน grande, ossia la costante tentazione della fede รจ il divinizzare ciรฒ che non รจ Dio.

La fede non รจ mai un dato ovvio: perseverare in una vita conforme al vangelo non รจ mai ร  la page. Le sofferenze non riguardano soltanto le persecuzioni evidenti; esse hanno a che fare con tutte le inevitabili prove della vita quotidiana. Ci sono momenti in cui le difficoltร  della vita, di salute, le incomprensioni familiari, la consapevolezza del proprio limite, sembrano toglierci il respiro, ci scoraggiano fino a farci credere impossibile un reale cammino di fede.

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Cosรฌ doveva essere il clima quella sera nel cenacolo allorquando i discepoli intuirono che il cammino del Maestro si avviava verso un tragico fallimento. Proprio in un contesto di angoscia Gesรน consegna delle parole tanto meravigliose quanto difficili da comprendere:ย โ€œVi lascio la pace, vi do la mia paceโ€. Di quale pace si tratta? Non di quella cui siamo soliti pensare. Non si tratta, infatti, di una pace che si identifica con la serenitร  di una vita senza problemi. Non รจ la pace come assenza di conflitti o di problemi. Non coincide con la calma o la quiete delle circostanze, ma con la consapevolezza che la mia vita sta a cuore a Dio piรน di quanto non lo stia a me. รˆ la pace che non risparmia le tenebre del venerdรฌ santo ma le attraversa nella certezza che niente e nessuno potrร  mai separarci dallโ€™amore di Dio in Cristo Gesรน.
Lo sappiamo per esperienza personale: ci sentiamo in pace e siamo sereni allorquando sappiamo di essere legati a qualcuno agli occhi del quale valiamo almeno quanto la sua stessa vita. Questo ci rende capaci di affrontare ogni cosa.

Paradossalmente, proprio la tribolazione diventa la porta della pace perchรฉ purifica le nostre attese. Le tribolazioni si attraversanoย tenendo fisso lo sguardo su Gesรน, autore e perfezionatore della nostra fede.

La pace che il Signore ci dona ha niente a che vedere con il compromesso o con i nostri trattati. Essa รจ sempre una pace pasquale, nasce cioรจ dalla croce, accetta di attraversare le tribolazioni spingendo ogni cosa oltre. Forse, quando ristagniamo nei nostri porti, รจ perchรฉ la nostra fede non si รจ ancora misurata con il momento della prova che รจ sempre un momento di veritร  per saggiare ciรฒ che davvero portiamo nel cuore.

โ€œIl Padre รจ piรน grande di meโ€: trovo un grande respiro in queste parole. Se Gesรน รจ stato grande per quello che ha compiuto e per gli insegnamenti che ci ha trasmesso, quanto piรน il Padre! E i discepoli di Gesรน con che cosa si misurano? รˆ ben diversa la piccineria dalla piccolezza evangelica. รˆ ben diversa la larghezza di Dio rispetto alle nostre forme di ripiegamento e di chiusura.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM