p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 5 Maggio 2022

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โ€œE tutti saranno istruiti da Dioโ€: unโ€™istruzione che travalica la nostra mente e la nostra intelligenza, che va al di lร  della nostra memoria. รˆ unโ€™istruzione che coinvolge la capacitร  di memoriale, vale a dire la capacitร  di mettere in atto la nostra memoria affettiva, di mettere in atto un coinvolgimento di tutto il nostro corpo, di tutta la nostra persona, di tutto il nostro spirito, in un atto unico. La nostra disponibilitร  a fare eucaristia.

Lโ€™istruzione รจ la seguente: โ€œchi crede ha la vita eternaโ€. Il credere non รจ cosa da catechismo o cosa mentale, รจ quanto segue: โ€œIo sono il pane di vitaโ€. A questo siamo chiamati a credere, che Gesรน รจ il pane di vita. Il credere in Gesรน ci dona la vita eterna, vale a dire la vita di Dio fonte di ogni Vita.

Il credere in Gesรน pane di vita eterna, lo si fa con unโ€™azione molto semplice, molto umana, molto quotidiana: col mangiare. Infatti โ€œse uno mangia di questo pane โ€“ che sono io- vivrร  in eternoโ€. Cosa รจ questo pane attraverso il quale noi, mangiandolo, vivremo in eterno, vivremo cioรจ della vita di Dio? Dice Gesรน che il pane che Lui ci darร  รจ โ€œla mia carne โ€“ vale a dire la mia vita, la mia persona โ€“ per la vita del mondoโ€.

รˆ attraverso questo mangiare che noi crediamo e metabolizziamo la vita Trinitaria in noi. รˆ come se fossimo messi, noi ferri vecchi e freddi, nel fuoco del cuore dellโ€™amore di Dio. Divenendo noi stessi fuoco che scalda e che illumina, divenendo anche noi Dio. Sรฌ perchรฉ Dio si รจ fatto come noi in Gesรน, perchรฉ noi ci facessimo Dio, perchรฉ Lui ci potesse fare come Lui: fuoco di calore e di vita.

Centrale in questa dinamica รจ Gesรน che dona se stesso per ognuno di noi: in questo ci istruisce il Padre. Ci istruisce nella realtร , nella vita. Quella realtร  quella vita che siamo chiamati a cogliere senza possedere. Rinunciare al possesso di noi stessi, della realtร , del prossimo, di Dio, รจ il primo passo per essere istruiti da Dio che dona se stesso per noi, gratuitamente, non per possederci. Ne consegue che noi, imparando a vivere mangiando Gesรน Vita vera, perdiamo il bisogno di dovere giustificare nulla e nessuno; perdiamo lโ€™impellenza che ci viene dalla paura della vita, di dovere combattere chiunque e chicchessia. Facciamo unitร  dentro di noi, entriamo in quella dinamica Trinitaria che non cerca il possesso ma il dono gratuito e che ci spinge e mi spinge a non avere bisogno, per difendere la nostra proprietร  vera o presunta, nรฉ di condannare nรฉ di giustificare me stesso o il prossimo.

Saremo istruiti da Dio perchรฉ potremo vedere quello che cโ€™รจ oltre le apparenze. Non ci nasconderemo il negativo del nostro cuore e della nostra vita; non ci nasconderemo dietro il negativo del prossimo. Allo stesso tempo non ci faremo gestire dal negativo che cโ€™รจ in noi e che รจ provocato ad uscire allo scoperto dallโ€™altro, magari facendoci prendere dalla rabbia o dalla voglia di rivalsa. Gestiremo il negativo e non volendo possedere nulla, faremo unitร  in noi stessi fra gli opposti giustificazione o condanna, fra i quali noi ci giochiamo non accorgendoci che la realtร  รจ il fiume che scorre fra queste due rive opposte.

Da qui, da questa istruzione che รจ dono, da questa istruzione che รจ mangiare Gesรน Pane di vita, nasce lโ€™esperienza Trinitaria, vale a dire: la vera esperienza di comunione con noi stessi, col prossimo e con Dio. Questa รจ lโ€™esperienza in cui, giorno dopo giorno, impariamo a non farci prendere e possedere dalla paura dellโ€™altro, del nostro passato, delle nostre esperienze, del mondo, di Dio.

Diventa un canto di amore. Dio ci istruisce non con dogmi o morali o istituzioni piรน o meno fedeli al Lui. Dio ci istruisce col canto di amore che si concretizza nel dono di sรฉ, nel suo farsi pane perchรฉ chiunque, mangiandolo, possa ricevere la sua vita, quella vita eterna che รจ vita di Dio. Cosรฌ istruiti โ€œimpareremoโ€ finalmente a vivere la pace interiore dono del Risorto. Un dono quotidiano, un dono che anche oggi ci raggiunge.

รˆ un canto, quello di Dio, che ci sfugge perchรฉ ci precede. Si fa raggiungere per donarci un poโ€™ di pace e di vita, non per sederci comodi come degli arrivati, quanto invece per potere essere rinfrancati riprendendo il cammino dove lui ci precede. Cosรฌ camminando, cosรฌ donandosi a noi, cosรฌ donandoci ai fratelli, cosรฌ mangiando il pane di vita, noi saremo istruiti da Lui e con Lui potremo camminare sulla via della vita, quella vita Trinitaria che รจ unitร  nella diversitร , che รจ unione degli opposti, che รจ vita nuova in me, che รจ carezza di Dio sul mio cuore stanco e affaticato.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM