don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Aprile 2022

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La resurrezione รจ unโ€™esperienza personale o ristretta che man mano diventa sempre piรน grande e inclusiva. Ecco perchรฉ il Vangelo di oggi inizia con lโ€™elenco delle apparizioni. La cosa che perรฒ colpisce รจ lโ€™incredulitร  proprio dei discepoli che ricevono lโ€™annuncio:

โ€œRisorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesรน apparve prima a Maria di Mร gdala, dalla quale aveva scacciato sette demรฒni. Questa andรฒ ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credetteroโ€.

รˆ faticoso doversi fidare della testimonianza di qualcun altro. รˆ faticoso dover coltivare innanzitutto un senso di fiducia nellโ€™esperienza di chi ci circonda o di chi ci precede in qualcosa. Eppure per parlare, per scrivere, per scegliere innanzitutto ci fidiamo di qualcuno che queste cose le ha fatte prima di noi anche senza che ce ne rendiamo conto fino in fondo. A noi piace verificare le cose in prima persona.

E in un certo senso questo รจ giusto. Arriva un momento nella vita in cui ci serve capire che cosa davvero รจ qualcosa per me, non per gli altri. Il cristianesimo non puรฒ fermarsi ad essere solo la storia di qualcun altro di cui io mi fido, deve diventare la mia storia. Ma prima di diventare la mia storia, รจ lโ€™esperienza degli altri il vero punto di partenza. Per questo esiste la Chiesa.

La Chiesa รจ questo passaparola che di esperienza in esperienza ci raggiunge, facendoci passare dal racconto degli altri alla nostra stessa esperienza. รˆ un prima che rende possibile anche il dopo. Senza questo prima che noi chiamiamo โ€œTradizioneโ€, non ci puรฒ essere nemmeno la novitร  del โ€œdopoโ€ di ciascuno di noi. Forse dovremmo far pace con la nostra incredulitร , perchรฉ puรฒ anche darsi che come credenti siamo anche degli increduli.

Ma ciรฒ che conta รจ avere lโ€™umiltร  di lasciare da parte la nostra incredulitร  quando รจ Cristo stesso a manifestarsi a ciascuno di noi, nei modi e nei tempi che Egli decide per ciascuno di noi.

*** Nuovo commento da Facebook ***

Se il Vangelo fosse stato scritto solo per darci dei buoni esempi allora avrebbe dovuto epurare molti racconti e molti dettagli, e tra di essi queste due affermazioni che leggiamo nel racconto della resurrezione dellโ€™evangelista Marco. Il primo riguarda lโ€™incontro con la Maddalena: โ€œRisuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Mร gdala, dalla quale aveva cacciato sette demรฒni. Questa andรฒ ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto.

Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credereโ€. Il secondo รจ questo: โ€œDopo ciรฒ, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credereโ€. Lโ€™incredulitร  dei discepoli รจ davvero scandalosa. I primi a non crederci sono proprio loro. E se il Vangelo ci riporta questa loro fatica รจ forse per dirci che anche da credenti ognuno di noi combatte sempre con la propria incredulitร .

[…continua a leggere il commento nella pagina Facebook di don Luigi]

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90โ‚ฌ