Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vengelo del 12 Aprile 2022

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Uno di voi…

โ€œGesรน fu profondamente turbato e dichiarรฒ: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: uno di voi mi tradirร ยปโ€. Il Vangelo di questo Martedรฌ Santo, in qualche modo mette in risalto anche lโ€™umanitร  di Gesรน perchรฉ si sente profondamente turbato, provato dolore, perchรฉ aveva notato che uno dei suoi lo stava per tradire. Quindi ogni tanto, quando soffriamo a causa delle ferite di ogni genere di tradimento, non dimentichiamo che Gesรน ne ha esperienza, perchรฉ cโ€™รจ passato prima di noi.

Ma ciรฒ che attira piรน la nostra attenzione รจ il totale disarmo con cui vive questa esperienza. Bello notare che il dolore in Gesรน non si trasforma in violenza anche quando lo vedremo nellโ€™orto degli olivi. Il turbamento di Gesรน รจ infatti un anticipo dellโ€™agonia del Getsemani. รˆ come se Egli ci insegnasse che nonostante il nostro turbamento di ogni genere dobbiamo stare attenti a non trasformare mai il dolore in violenza, perchรฉ la violenza, scatenata dalla rabbia, รจ male fatto a se stessi ma anche agli altri.

Notiamo che i discepoli sono smarriti, preoccupati, momento di ansia per tutti i discepoli. Difatti, il Vangelo secondo Matteo riferisce che ognuno si mise a chiedergli: โ€œsono forse io, Signore?โ€. Nel brano di oggi emerge anche il dettaglio dellโ€™intimitร  che Giovanni crea con Gesรน: โ€œOra uno dei discepoli, quello che Gesรน amava, si trovava a tavola al fianco di Gesรน. Simon Pietro gli fece un cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesรน, gli disse: ยซSignore, chi รจ?ยปโ€.

Se la nostra vita di fede non diventa capacitร  di entrare in intima comunione con Cristo, essa non darร  mai risposta alle domande che ci portiamo dentro. In questa settimana Santa, impariamo da Giovanni a chinare il nostro capo sul petto di Gesรน. Solo cosรฌ potremo capire diversamente le vicende tristi o gioiese della vita. Un altro dettaglio รจ quello dellโ€™intimitร  che Gesรน stabilisce con Giuda: โ€œRispose allora Gesรน: ยซรˆ colui per il quale intingerรฒ un boccone e glielo darรฒยป.

E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone Iscariรฒtร โ€. Essere in intimitร  con Gesรน non รจ una cauzione, รจ una condizione di responsabilitร . A questo punto, Giuda, รจ nostro fratello, ogni volta che abbiamo tradito Dio con il nostro comportamento poco coerente.