Questo Vangelo la tocca pianissimoโฆ Gesรน ci presenta due personaggi: un fariseo e un pubblicano. Lโuno ha lโintima presunzione di essere giusto, โgiustoโ per i farisei era chi osservava i precetti (per intenderci: fai questo, non fare questโaltro e stai a posto).
Lโaltro รจ un pubblicano, un esattore delle tasse che lavorava per i Romani, in poche parole un peccatore della peggior specie. Il fariseo, pregando tra sรฉ, mettendo cioรจ unicamente sรฉ stesso al centro, si esalta perchรฉ crede che basti fare delle cose, seguire dei precetti per essere un vero credente.
Il pubblicano si ferma a distanza, neppure alza lo sguardo, chiede solo a Dio di avere pietร di lui. Entrambi si rivolgono a Dio, ma cโรจ una differenza tra i due: il fariseo si crede giusto, ma solo il pubblicano torna a casa giustificato. Che significa questo? Giustificare significava letteralmente โrendere giusto davanti a Dioโ. Non ci si giustifica da soli (a scuola, come nella vita), ma occorre che Qualcuno ci giustifichi, ci renda giusti. Gesรน ci ha giustificatiโฆ
โE questo รจ il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.โ (1Gv,4-21)
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