AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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โSulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fannoโ.
Le parole del Vangelo di oggi sono di una grande durezza e smascherano anche il reale motivo per cui Gesรน godeva da una parte dellโamore appassionato della gente semplice, e di una profonda antipatia e rifiuto da parte degli scribi, farisei e dottori della Legge. Ma la durezza delle sue parole non tocca lontanamente il messaggio della Legge ma bensรฌ la sua applicazione da parte di chi โdice e non faโ. Basta chiacchierare con un adolescente per accorgersi che la cosa che lo manda piรน su tutte le furie รจ ricevere dai propri genitori un rimprovero per qualcosa e vedere che loro sono i primi a farlo al contrario.
Il cortocircuito tra il dire una cosa giusta, pretenderla nella vita dellโaltro e vivere al contrario portando una cattiva testimonianza, รจ ciรฒ che allontana di piรน la gente. Gesรน sembra voler dire: salvate ciรฒ che di buono vi dicono ma non comportatevi nello stesso modo. E qual รจ questo modo sbagliato?ย
โLegano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; si compiacciono dei posti dโonore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โrabbรฌโ dalla genteโ.
Vivere sempre pretendendo di essere esigenti con gli altri fino a quasi a rendergli la vita impossibile; fare le cose solo per essere visti e ammalarsi di narcisismo spirituale; essere chiamati maestri e padri pensando che la vita coincida con i titoli che abbiamo. Tutte queste cose sono sempre alle porte del nostro cuore come una tentazione continua. Gesรน sta parlando di noi, e lโunico antidoto a questo รจ ricordarsi della logica del servizio e non della prevaricazione:
โChi tra voi รจ piรน grande, sarร vostro servoโ.
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La cosa peggiore che possa accadere a unโistituzione o a chi ha una responsabilitร educativa nei confronti di qualcun altro รจ sentirsi rivolgere lo stesso rimprovero che Gesรน rivolve agli scribi e farisei: โSulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perchรฉ dicono e non fannoโ.
Riconoscere che le loro parole sono giuste, ma accorgersi che la loro vita รจ completamente in contraddizione con le cose che dicono. Quando chi annuncia una cosa vera non ne รจ anche testimone, rischia di oscurare anche quella cosa vera. Gesรน invita la folla a saper fare la differenza tra la predica e il predicatore, ma la vera svolta sarebbe far diventare testimone colui che annuncia. Un padre che dice delle cose giuste ai figli e poi gli dร con la sua vita un esempio sbagliato รจ un padre senza autorevolezza.
E cosรฌ la Chiesa, la scuola, la politica, un educatore e cosรฌ via. ร la nostra testimonianza lโargomento vincente per le cose giuste che vogliamo trasmettere agli altri, diversamente ci nasconderemo dietro dei ruoli sono per affermare noi stessi ma non perchรฉ abbiamo a cuore la Veritร e il bene. Infatti non serve a nulla farsi chiamare maestri se non si รจ anche testimoni, come non ha senso farsi chiamare padri se poi non si รจ paterni.
Il vero criterio รจ non dimenticare quanto afferma Gesรน: โIl piรน grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerร sarร abbassato e chi si abbasserร sarร innalzatoโ. Piรน si ha una responsabilitร e piรน bisogna coltivare questa umiltร che indica Gesรน.



