don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 5 Marzo 2022

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โ€œCome mai..?.โ€. In effetti, diciamolo pure, il banchetto al quale il Maestro prende parte รจ un poโ€™ strano: forse questa volta Gesรน ha esagerato davvero. Come dare torto ai Farisei, cosรฌ compiti nei loro rapporti, precisi nei loro giudizi, composti nelle adunanze pubbliche, attenti a tutte le prescrizioni della Legge?

รˆ un banchetto (e chi narra non mente) dove approda di tutto, il peggio della societร  del tempo: pubblicani, ladri e disonesti, collaborazionisti con lโ€™autoritร  romana, prostitute, emarginati e miserabiliโ€ฆ
Un vero e proprio scandalo quello che Gesรน procura, non cโ€™รจ che direโ€ฆ! E in effetti dicono: โ€œCome mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?โ€.

รˆ un โ€œcomeโ€ che non esprime voglia di capire, di aprire lโ€™animo, e liberarlo dallโ€™ottusitร  di un perbenismo ipocrita. Eโ€™ un โ€œcomeโ€ che vuole solo dichiarare una proibizione, interdire una licenza eccessiva che Gesรน si era preso; era come dire: Perchรฉ ti permetti di fare quello che non puoi e non devi fare? I Farisei non hanno voglia di capire. Sanno tutto, e quindi devono solo impedire, perchรฉ quello che accadeva sotto i loro occhi doveva essere bloccato, tanto risultava assurdo e โ€œcontroโ€ la Legge.

Mangiare con pubblicani e peccatori era ritenuto un gesto gravissimo e scandaloso, perchรฉ violava le prescrizioni della puritร  che vietavano la comunanza di mensa con stranieri e peccatori. Spiegando la ragione del suo scandalo, Gesรน non lo attenua ma lo ingrandisce: ยซNon sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatoriยป. Dunque Gesรน รจ venuto a chiamare i peccatori. Dunque nessuno รจ a priori escluso dalla sua chiamata.

Si pensava di onorare Dio separandosi dai peccatori mentre Gesรน fa il contrario, mostrando in tal modo che la sua rivelazione di Dio รจ differente. Lo scontro non รจ solo disciplinare o pastorale, ma teologico.
Ancora piรน forte e chiara, se possibile, lโ€™espressione ยซsono venuto perโ€ฆยป, che intende sottolineare la ragione profonda dellโ€™incarnazione, lo scopo della venuta del Figlio dellโ€™uomo. Lโ€™accoglienza dei peccatori รจ dunque un tratto essenziale della missione di Gesรน, non un tratto periferico o opzionale.

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La risposta di Gesรน, nella versione di Matteo, tocca il cuore del problema: โ€œAndate e imparateโ€ฆโ€.
Che cosa dobbiamo imparare? Sรฌ, cโ€™รจ una Legge da capire ancora, cโ€™รจ una volontร  dellโ€™Altissimo ancora da osservare con tutto lโ€™animo: โ€œโ€ฆvoglio la conoscenza di Dio piรน degli olocaustiโ€.

I Farisei pretendono di insegnare, ma finiscono per disattendere quanto risultava scomodo rispetto ai loro schemi. I Farisei preferiscono ignorare riguardo al Dio della Legge la sua โ€œcomplicitร โ€ con i peccatori: โ€œIo non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatoriโ€. Il Fariseo non riesce a spiegarsi e non vuol capire la sorprendente prossimitร  di Gesรน a Matteo, il pubblicano, e agli altri invitati nella stessa casa (e non potevano essere che della stessa โ€œtagliaโ€!).

Tale prossimitร  culmina nello scandalo della chiamata del peccatore a divenire perfino discepolo: โ€œSeguimiโ€. Matteo si alza e segue il Maestro. Per chi osserva รจ un salto troppo grande, รจ impossibile, รจ tutto un imbroglio. Quello di Gesรน passa per un idealismo che inganna, perchรฉ non poteva essere possibile quanto Lui lascia sperare.

Gesรน fa uscire la persona dallโ€™anonimato, e soprattutto dagli stereotipi comuni che riguardavano anche Matteo, uno dei pubblicani.
รˆ solo quel contatto personale inaspettato a smuoverlo, รจ solo il segno che qualcuno lo ami veramente a metterlo in cammino, quando per lโ€™opinione diffusa non sembrava essercene alcun motivo. Probabilmente quel pubblicano, pur collaborando con tanti per complicitร , non si era mai sentito stimato e amato da nessuno.

Nessuno era riuscito a guardarlo โ€œdentroโ€: invece โ€œGesรน videโ€ฆโ€.
Finalmente arriva uno che non lo ingiuria, non lo disprezza e non lo evita, ma anzi lo chiama per nome. Gesรน gli rende il favore della tenerezza, proprio quella che sconvolge Matteo.

รˆ sempre la tenerezza di un altro che ti fa essere qualcuno, รจ lo sguardo promuovente di un altro a farti sentire la voglia di ricominciare.
La misericordia. Matteo ha incontrato in quello sguardo tutta la tenerezza che si era negato e che gli avevano negato, tutto il bene che non pensava possibile, tutto il rispetto di chi ti ama davvero, di chi oltrepassa i tuoi limiti, i tuoi peccati, le tue scelte spregevoli e vede in te ciรฒ che tu non vedi piรน: lโ€™uomo che potresti essere.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM