don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 25 Febbraio 2022

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Quando si considera il logorio cui รจ sottoposta la relazione coniugale, viene spontaneo domandarsi se valga davvero la pena o, di piรน, se sia ancora possibile impegnare la propria esistenza per unโ€™altra persona per tutta la vita. Le relazioni, infatti, conoscono il dramma del tradimento e quello delle incomprensioni, la stanchezza dello stare insieme e il fascino esercitato da una nuova stagione di felicitร  intravista nel rapporto con un altro o con unโ€™altra. Se cosรฌ stanno le cose, perchรฉ privarsi di una nuova avventura che sembra essere motivo per una nuova ripartenza? Che senso ha restare fedeli alla scelta fatta e non intraprendere, invece, qualcosa che sembra piรน promettente?

Il problema risiede tutto nella prospettiva da cui si guarda alla relazione coniugale: nel progetto originario di Dio essa si declina come una consegna di sรฉ capace di affrontare tutte le vicissitudini della vita, buone o avverse che siano. รˆ proprio questa disponibilitร  a donarsi non per un tempo limitato ma per sempre a far sรฌ che nessuna stagione segni il congelamento del rapporto ma occasione per un nuovo modo di amare. Se invece essa รจ vista come un contratto ad tempus, รจ ovvio che qualsiasi circostanza sarร  motivo per rescindere il rapporto.

Cosa avrร  significato per Gesรน il momento del tradimento e dellโ€™abbandono dei suoi, se non lโ€™occasione per una modalitร  di amare non coniugata sul registro del riconoscimento e dellโ€™accoglienza? Obiettivamente parlando, perchรฉ continuare ad amare chi di fatto se ne era andato sbattendo la porta? Tuttavia, durante la passione, lโ€™umanitร  ribelle e ostinata non ha mai cessato di essere la sposa che Dio ha amato. Comprendiamo cosรฌ le parole della Genesi, lโ€™uomo non divida ciรฒ che Dio ha unito: quandโ€™anche lโ€™uomo volesse divincolarsi dal rapporto con Dio, questo non impedirร  mai al Padre di porre gesti e segni dโ€™amore.

Il problema, ripete Gesรน, รจ lโ€™angustia del cuore umano di fronte alla quale anche Mosรจ ha dovuto cedere accontentandosi che fosse perseguito non piรน il progetto di Dio ma il minimo di cui un uomo puรฒ essere capace.

Quando le cose non funzionano in un rapporto, noi cerchiamo di stabilire chi ha ragione e chi ha torto, chi ha sbagliato e chi รจ responsabile, per Gesรน, invece, alla radice di tutto cโ€™รจ un cuore non piรน disposto ad accogliere e perdonare perchรฉ, di fatto, ha smesso di avere fiducia in Dio.

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Stando a quello che annuncia Gesรน, si tratta di scegliere se lasciarsi dilatare il cuore sulla misura del cuore di Dio o accettare il piccolo cabotaggio di ogni giorno in cui si accetta di non mettersi in gioco piรน di tanto o, soltanto, finchรฉ ne ricavo un vantaggio. Tuttavia, se non ci si lascia condurre da Dio e se non ci si riappropria di ciรฒ che Dio aveva pensato per lโ€™uomo e la donna agli inizi, รจ dietro lโ€™angolo lโ€™eventualitร  di un vagabondaggio affettivo mai sazio.

Lโ€™uomo e la donna degli inizi erano stati pensati come capaci di essere il segno della relazione dโ€™amore che intercorre in seno alla Trinitร  Santa di Dio. Per questo il modello del rapporto coniugale resta il Figlio di Dio, perchรฉ ha scelto di amare senza misura tanto Dio quanto lโ€™uomo. Al centro del suo stile di donazione non cโ€™รจ mai stato il โ€œche me ne viene?โ€ ma il perdersi per lโ€™altro letto come il vero investimento di una esistenza.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM